Sel: esaurire le graduatorie, edilizia e istruzione pubblica

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red – "Il diritto all’istruzione pubblica e gratuita garantisce emancipazione, uguaglianza, libertà e dignità a un popolo. Questi stessi valori sono stati in questi anni barbaramente offuscati da osceni tagli alla scuola pubblica". Sono parole divulgate dal circolo di Bisceglie di Sinistra Ecologia e Libertà

red – "Il diritto all’istruzione pubblica e gratuita garantisce emancipazione, uguaglianza, libertà e dignità a un popolo. Questi stessi valori sono stati in questi anni barbaramente offuscati da osceni tagli alla scuola pubblica". Sono parole divulgate dal circolo di Bisceglie di Sinistra Ecologia e Libertà

"È ampiamente noto – continua la nota – lo stretto rapporto tra povertà dei saperi e povertà economica. Il mancato accesso all’apprendimento è un danno soggettivo, ma anche un danno generale, civile ed economico, che impoverisce in tutti i sensi la nostra realtà".

"I dati parlano chiaro: l’Italia – ricordaSeL – spende per l’istruzione solo il 9% del totale della spesa pubblica, quando la media dei paesi industrializzati è superiore al 13%. SeL propone una riforma del sistema della formazione che equiparare le risorse e gli investimenti per l’istruzione italiana a quelli della media europea. È necessaria una scuola che garantisca il tempo pieno a tutti, che sia di qualità in tutto il territorio nazionale. Una delle priorità è il programma dell’edilizia scolastica. Non si può più concepire che i nostri figli passino la maggior parte delle loro giornate dentro strutture pericolanti e fatiscenti, con barriere che ostacolano chi ha problemi di mobilità. Attraverso il taglio delle spese per gli inutili aerei da guerra F 35 si possono recuperare risorse utili per la crescita e la progettazione di un futuro migliore. C’è bisogno di nuovi docenti; ben tre generazioni di insegnanti sono intrappolati nella vergognosa gabbia della precarietà. Per questo SeL propone un piano pluriennale di immissioni in ruolo dei precari, fino ad esaurimento delle graduatorie".

"Si tratta, insomma – conclude la nota -, di attivare politiche mirate a garantire il diritto all’apprendimento a partire dai più piccoli. Se la minore età diventa una minorità, vuol dire che perde di senso l’intero progetto educativo del mondo adulto. In quest’ottica la Regione Puglia ha attivato Diritti a Scuola  progetti in grado di coniugare i bisogni educativi  di soggetti in condizioni di particolare fragilità con la restituzione di opportunità lavorative a professionalità espulse dal mondo produttivo"

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