Scuola in difficoltà perché il rapporto tra genitori e insegnanti è un problema che non si riesce ad arginare. Lettera

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Inviata da Mario Bocola – Stiamo assistendo ad una sorta di “zombizzazione” degli adolescenti perché questi sono sempre distratti, logorroici, ipercinetici, approssimativi, sconcentrati e labili.

E’ questa la generazione che troviamo nelle nostre classi e che avremo sempre più in futuro, che sono cresciuti con smartphone, tablet ed ora anche con l’intelligenza
artificiale che li renderà maggiormente degli automi dove non sapranno utilizzare il proprio cervello, ma sarà l’IA ad agire al loro posto.

Questa tipologia di studenti che quando vengono interrogati o restano completamente a bocca aperta oppure non comprendono quello che il docente sta dicendo perché la loro testa è completamente nelle “nuvole”, o ancora che di fronte ad una verifica orale o scritta cadono immediatamente nel panico, cominciando a piangere, a star male per un brutto voto sono particolarmente diffusi nel segmento dell’istruzione della scuola secondaria di I grado.

Si tratta della generazione iperprotetta dai genitori che, purtroppo, avallano spesso comportamenti errati. E questi genitori che immediatamente corrono a scuola a sostenere i propri figli chiedendo all’insegnante il come e il perché la verifica è andata male, difendendo a spada tratta l’operato dei figli. L’eccessiva invadenza
nella vita di tutti i giorni dei genitori che sembra privarli di una loro libertà e individualità trasformandoli in veri e propri “zombie” È un bene o un male troppa
attenzione dei genitori verso i figli?

Mettere in discussione l’autorità di un insegnante perché ha rimproverato il proprio figlio, oppure perché pensiamo che i compiti a casa siano molti, quasi sempre non è bene per i nostri figli, anzi è un male e i genitori farebbero bene a non intervenite affatto come vanno dicendo da tempo Galimberti, Crepet e altri eminenti studiosi perché stiamo costruendo una società di alunni che saranno tutt’altro che futuri cittadini responsabili. Per non parlare delle chat di classe che spesso si trasformano in un vero e proprio ring, un campo di battaglia minato. Impedire che i ragazzi non si trovino mai in difficoltà, eliminare dalla loro esistenza i momenti di crisi, è quanto di più sbagliato possiamo fare: in questo modo non impareranno mai a cavarsela da soli, non impareranno a crescere. Siamo al punto ormai che i genitori sono dipendenti dai
figli, ma, ancora più grave, i figli stanno diventando dipendenti dai genitori, in tutto e per tutto. Se il mondo della scuola è in difficoltà è perché il rapporto tra genitori e insegnanti sta creando un problema più grande che la scuola e la società non sono più in grado di arginare.

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