Se i genitori usano troppo il cellulare, causano effetti negativi sui bambini: ritardi cognitivi, disaffezione, problemi emozionali. Lo studio

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Una meta-analisi pubblicata su JAMA Pediatrics ha analizzato l’associazione tra l’uso di dispositivi tecnologici da parte dei genitori in presenza dei figli, definito come Parental Technology Use (PTU) o technoference, e lo sviluppo dei bambini nella prima infanzia. L’indagine ha sintetizzato i dati di 21 studi selezionati su 6212 inizialmente identificati, coinvolgendo complessivamente oltre 14.900 bambini provenienti da 10 paesi.

Secondo i dati raccolti, l’uso abituale di smartphone e tablet da parte dei genitori risulta associato a:

  • livelli inferiori di sviluppo cognitivo (r = −0.14);
  • riduzione del comportamento prosociale (r = −0.08);
  • diminuzione dell’attaccamento tra genitori e figli (r = −0.10);
  • aumento di problemi emozionali di tipo internalizzante (r = 0.13);
  • aumento di problemi comportamentali di tipo esternalizzante (r = 0.15);
  • maggiore esposizione allo schermo da parte dei bambini stessi (r = 0.23).

Le associazioni osservate sono risultate statisticamente significative, pur mantenendo dimensioni dell’effetto contenute.

Limiti evidenziati e prospettive future

Si tratta di una meta-analisi che, inoltre, mette in evidenza la necessità di approfondire gli studi in questa direzione. Ad esempio: quale impatto ha sull’attività fisica di un bambino il fatto che i genitori restino incollati ad uno schermo? Questione che influisce anche sul sotto e il riposo del bambino stesso.

Altro punto cardine è la necessità, sempre secondo gli autori, di ulteriori studi a lungo termine, che potrebbero fornirci ulteriori sorprese.

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