Scuole Veneto, Zaia annuncia: “Didattica digitale alle superiori al 50% fino al 5 marzo”

Il Veneto proseguirà la didattica in presenza al 50% per le scuole superiori fina al 5 marzo. Lo ha annunciato il presidente Luca Zaia, che firmerà un’ordinanza nelle prossime ore.
“Pur avendo il Veneto una situazione di assoluta tranquillità – ha detto ai giornalisti – pensiamo di essere comunque prudenti, faremo altre tre settimane al 50% fino alla scadenza del decreto del Governo”.
E ancora: “Per il nuovo Governo serve un cambio passo sul timing delle scelte, ma anche sul fatto che serve una voce unica. Un minimo di regia ci vuole. A questo punto abbiamo interlocutori scientifici che sembrano più attendibili delle ricadute delle scelte governative, così non può funzionare. Mi rendo conto che il Governo è in carica da poche ore, però è pur vero che a corollario di questo “pasticcio” ci sono dichiarazioni-fiume di membri del Cts e di consulenti del ministro. Vedo un dibattito del mondo scientifico tra “aperturisti”e “chiusuristi”, di mezzo ci siamo noi cittadini, che siamo stati educati al fatto che un medico è un medico. E le dichiarazioni più avventurose le fa chi non ha l’obbligo di firmare un documento”.
Poi: “Sulle proposte di lockdown non possiamo assistere a dibattiti a latere su questioni che hanno valore giuridico. Se la questione è la variante inglese dico che ce qui in Veneto ce l’avevamo già a Natale. Io non sono catastrofista né “aperturista”, ma mi sono chiesto: se tu sei scienziato e dici che serve un lockdown cosa rischi? Se uno non lo fa e le cose vanno bene, nessuno se ne ricorda. Se uno lo fa, e tutto va bene, puoi sempre dire “lo avevo detto”. Se non lo si fa, e tutto va a rotoli, puoi dire che lo avevi detto. Se non hai responsabilità giuridica sulle scelte, avremo o no il diritto di sapere quali sono basi scientifiche?”