Scuole senza ATA, a Roma è caos: collaboratori che fanno gli amministrativi “senza competenze”. Si rimpiange l’organico Covid

Scuole a corto di personale ATA: succede a Roma. Una situazione comune un po’ in tutta la penisola, considerate le poche immissioni in ruolo a fronte delle migliaia di posti vacanti. Quest’anno le scuole non possono nemmeno contare sull’organico Covid. Il rischio è di avere orari ridotti – così scrive Roma Today – e laboratori chiusi.
Personale insufficiente al punto che spesso i collaboratori scolastici “utilizzati come amministrativi, perché i contratti lo permettono, non avendone le competenze” spiega Cristina Costarelli, Anp Lazio, e preside del liceo Newton.
“Dalla mattina di lunedì 5 settembre sono partite le operazioni di nomina ma non copriranno i bisogni delle scuole. E non c’è più l’organico Covid che aveva dato un po’ di ossigeno agli istituti l’anno scorso” afferma Pantuso, della Uil Roma e Lazio.
Punto dolente sono anche i DSGA, figure fondamentali per il regolare svolgimento delle attività nelle scuole. A Roma 3 scuole su 10 non hanno DSGA.
“Un problema ormai strutturale nella nostra regione – spiega Costarelli – perché non vengono fatti più i concorsi. Quest’anno ne sono entrati massimo una decina nuovi, ma ci si ferma qui. Nelle scuole in cui viene occupato questo ruolo, a svolgerlo sono amministrativi facenti funzione, con formazioni veloci“.
“Un problema annoso – denuncia Pantuso – anche per una mancata attenzione nei confronti di chi da tempo facente funzioni ma non viene riconosciuto ufficialmente. Se non si porrà rimedio la situazione andrà peggiorando, considerati anche i prossimi pensionamenti“.
Per sopperire alla mancanza dei direttori dei servizi generali e amministrativi, si pubblicano gli interpelli per la ricerca di assistenti amministrativi che vogliano svolgere le funzioni di DSGA.
Le due procedure concorsuali attese sono ancora ferme: una è ordinaria, l’altra riservata ai facenti funzione con laurea su cui è arrivato anche il parere favorevole del CSPI.