PNRR, percorsi di formazione alla transizione digitale per il personale della scuola. Proposte entro l’11 novembre. AVVISO
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito investe nella formazione digitale del personale scolastico, stanziando oltre 10 milioni di euro dal PNRR. L’obiettivo ambizioso è quello di formare almeno 650.000 unità di personale, tra docenti, dirigenti scolastici, personale ATA e personale educativo, entro il 31 dicembre 2025.
A questo scopo, il MIM ha pubblicato un avviso pubblico (prot. n. 152374 del 28 ottobre 2024), in attuazione del decreto ministeriale n. 212 del 16 ottobre 2024, per la creazione di poli territoriali di scuole che erogheranno percorsi formativi innovativi sulla transizione digitale. Le scuole polo dovranno utilizzare la piattaforma “Scuola Futura” per la gestione dei percorsi formativi.
L’avviso pubblico, consultabile sulla piattaforma “Futura PNRR-Gestione Progetti” (https://pnrr.istruzione.it), prevede un finanziamento per ciascun progetto. Le istituzioni scolastiche statali interessate possono presentare la propria candidatura entro il 11 novembre 2024. Ciascuna istituzione scolastica può candidare un solo progetto.
I percorsi formativi dovranno coprire diverse aree tematiche, tra cui l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella didattica e nell’organizzazione scolastica, la cybersicurezza, le tecnologie digitali per l’inclusione e le metodologie didattiche innovative per l’insegnamento delle discipline STEM. È obbligatorio l’utilizzo della piattaforma “Scuola Futura” per la gestione dei percorsi, che dovranno essere accessibili a tutto il personale scolastico nazionale, comprese le scuole paritarie.
La formazione sarà erogata in diverse modalità, tra cui corsi in presenza, online e in modalità mista, anche attraverso MOOC (Massive Open Online Courses) disponibili sulla piattaforma “Scuola Futura”.
Ciascun progetto può ottenere un finanziamento massimo di 400.000 euro e deve garantire la partecipazione di almeno 800 unità di personale, con rilascio di attestato finale. Almeno il 40% delle risorse è riservato alle regioni del Mezzogiorno. Le spese ammissibili includono compensi per docenti esperti e tutor, materiali didattici, costi per la mobilità e spese tecnico-operative (massimo 10% del finanziamento).
La selezione delle proposte avverrà tramite una commissione di valutazione, che terrà conto della qualità del progetto, dell’innovatività delle metodologie, del numero di partecipanti e dell’esperienza della scuola proponente.