Scuole paritarie, Rampelli (FdI) esulta: “Con Meloni e Valditara la musica è cambiata”. Amato (M5S) risponde: “Cambio di registro a vantaggio di pochi”

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“Le istituzioni scolastiche paritarie stanno finalmente ricevendo un riconoscimento più ampio. Per numerosi anni, abbiamo promosso l’importanza delle scuole pubbliche paritarie, le quali, in base al principio costituzionale, svolgono un ruolo educativo complementare alle istituzioni statali”.

Così il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

“Durante il triennio trascorso in emergenza COVID-19, nonostante le difficoltà, sono stati ottenuti finanziamenti e riconoscimenti per preservare questo inestimabile patrimonio, messo a rischio dalla crisi economica generata dalle chiusure di diverse attività, comprese quelle scolastiche”.

Poi aggiunge: “Il pregiudizio ideologico della sinistra ha limitato ulteriori progressi, tuttavia è stata eretta una barriera protettiva efficace che ha salvaguardato centinaia di istituti scolastici dall’estinzione. Grazie al governo Meloni e ai decreti del ministro Valditara, le scuole paritarie vengono finalmente riconosciute come parte integrante del sistema educativo. Questo cambiamento beneficia le famiglie, l’istruzione e la libertà di scelta educativa. Si tratta di un passo avanti verso la realizzazione di un sistema pubblico integrato, composto da istituzioni statali e paritarie, volto a migliorare l’offerta formativa per gli studenti e le condizioni contrattuali per il personale docente”.

 “A un politico di lungo corso come il vicepresidente della Camera Rampelli consigliamo di leggere tutta la Costituzione, e non solo quello che fa comodo. Comprenderà così che le scuole paritarie fanno certamente parte a pieno titolo del sistema scolastico, ma che il sostegno economico deve essere garantito in maniera prioritaria ed esclusiva nei confronti della scuola pubblica. E che se, in via sussidiaria, lo Stato eroga risorse alle scuole private, anche un sistema integrato ha l’obbligo di privilegiare la pubblica. Ma soprattutto: il sostegno alle private non può avvenire come sta accadendo adesso in una fase in cui invece sulla scuola pubblica si programmano tagli di risorse, chiusure e accorpamenti di istituti. È un cambio di registro che come al solito va a vantaggio di pochi e a danno della stragrande maggioranza della comunità scolastica italiana”.

Così il deputato M5S in commissione Istruzione alla Camera Gaetano Amato.

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