Scuole infanzia e asili nido, a Milano potrebbero restare fuori 3.000 bambini

A Milano rischiano di stare a casa 3000 bambini a causa delle regole poco chiare per il rientro nelle scuole dell’infanzia e negli asili nido.
E’ questa la stima fatta dal Comune di Milano che ha scritto a Regione Lombardia e Ufficio scolastico regionale per chiedere linee guida precise per la ripresa dell’attività. “In assenza di indicazioni diverse e precise – si legge in una nota dell’amministrazione riportata da Ansa – il Comune dovrà applicare soluzioni restrittive”.
L’ipotesi, la più restrittiva, immagina di arrivare a diminuire fino a 22 bimbi la capienza delle sezioni che di solito ne ospitano 25 e a garantire uno spazio di 1,8 metri quadrati per ogni bambino.
L’amministrazione “sta cercando comunque di recuperare tutti gli spazi possibili, valutando le capienze degli edifici e anche la possibilità di utilizzare prefabbricati nei casi più complessi, per esempio in presenza di lavori”.
“Il Piano scuola, approvato dal Governo solo il 26 giugno, non dettaglia prescrizioni per la scuola dell’Infanzia, e nemmeno la Regione Lombardia è intervenuta sui nidi – ha spiegato l’assessore Galimberti -. Abbiamo perciò sollecitato un pronunciamento degli enti preposti per permetterci di mantenere la capienza attuale nelle nostre strutture, ma saremo costretti, in assenza di indicazioni specifiche, ad applicare misure restrittive che limiteranno la capienza, anche perché per bambini così piccoli è difficile immaginare l’utilizzo di spazi alternativi distanti dalla sede scolastica”.