Scuole infanzia aperte a luglio, il Trentino vara piano. L’assessore: “Vogliamo andare incontro anche alle insegnanti, ma sempre nell’interesse dei bambini. Il nostro fine è il loro benessere”

La Giunta provinciale ha approvato il programma annuale 2024/2025 per le scuole d’infanzia del Trentino. Un piano corposo dal valore di oltre 91 milioni di euro, in aumento di un milione rispetto all’anno precedente.
Presentato dalla vicepresidente e assessora competente Francesca Gerosa, il programma prevede alcune importanti novità e conferme.
Come segnala L’Adige, una delle principali novità è il tetto massimo di 24 bambini per classe nelle scuole d’infanzia. Confermata invece la contestata articolazione su 11 mesi, con l’apertura anche a luglio che da tempo crea polemiche tra gli insegnanti.
Prevista anche una sperimentazione in 7 scuole trentine (Ruffrè-Mendola, Pellizzano, Pergine, Levico, Riva del Garda-Sant’Alessandro, Castello di Fiemme e Santa Croce del Bleggio) per il percorso educativo 0-6 anni, dall’asilo nido alla materna. Il Comune di Trento ha però deciso di rinviare l’avvio della sperimentazione al 2025/2026, una scelta che ha colto di sorpresa l’assessora Gerosa.
Confermata l’apertura delle scuole d’infanzia anche a luglio, anche se l’assessora si riserva di valutare fino ad agosto le migliori modalità di erogazione del servizio, nell’ottica di un dialogo con gli insegnanti pur mantenendo l’obiettivo di andare incontro alle esigenze delle famiglie.
Viene accolto con favore dalle famiglie il prolungamento dell’orario giornaliero. Previste anche misure per l’inclusione, con l’introduzione sperimentale del mantenimento in servizio dell’insegnante di sostegno anche in caso di assenza del bambino seguito.
Infine, l’assessora punta ad abbreviare i tempi di sostituzione degli insegnanti assenti, portando le supplenze dal terzo giorno anziché dal sesto. Potenziato anche il progetto di competenza linguistica con maggiori risorse per figure esterne.