Scuole in Puglia restano aperte, sono le famiglie a decidere. Tar: rimane valida l’ordinanza 413
Le scuole in Puglia restano aperte, ma le famiglie possono decidere se mandare i figli a scuola oppure optare per la didattica a distanza.
La decisione del Tar era attesa per oggi ed è arrivata.
I giudici hanno stabilito che resta in vigore l’ordinanza numero 413 del 6 novembre 2020, con cui si superava la 407 del 28 ottobre che aveva decretato la chiusura delle scuole, ad eccezione dell’infanzia.
Ricordiamo che il Tar aveva sospeso l’ordinanza numero 407 della Regione, rinviando la discussione al 18 novembre.
Emiliano subito dopo ne aveva emanata un’altra, la numero 413, con la quale aveva recepito il provvedimento dei giudici amministrativi, ma lasciava alle famiglie la possibilità di scegliere la didattica a distanza.
“Ci tengo a precisare che il Tar non ha affatto intaccato la legittimità della precedente ordinanza (la 407) avendone rilevato esclusivamente la sopravvenuta inefficacia perché emanata prima dell’ultimo dpcm”, ha detto Emiliano commentando la decisione del Tar..
L’ordinanza 413
L’ordinanza ha decorrenza dal 7 novembre 2020 e sino a tutto 3 dicembre 2020. L’attività didattica – si legge – si deve svolgere in applicazione del dpcm 3 novembre 2020.
Ma con un appunto: “Al fine di consentire anche in Puglia la tutela della salute pubblica attraverso la didattica digitale integrata nel primo ciclo di istruzione, per ridurre il rischio di diffusione epidemica, le istituzioni scolastiche del medesimo primo ciclo di istruzione devono garantire il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente per i propri figli di adottare la didattica digitale integrata, anche in forma mista, e anche per periodi di tempo limitati coincidenti con eventuali quarantene o isolamenti fiduciari, in luogo dell’attività in presenza”.
Per le scuole superiori viene prevista la didattica a distanza al 100%, come ha disposto il Dpcm del 3 novembre. “Resta salva – si legge ancora – la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.