Scuole in affitto, allo Stato costano oltre 55 milioni di euro. Di Meglio (Gilda): “Ripensare l’edilizia scolastica, il Ministero non possiede dati aggiornati” [VIDEO INTERVISTA]
54 milioni di euro l’anno spesi per affitti di edifici scolastici privati: è questo il dato allarmante che emerge dall’indagine condotta dalla Federazione Gilda-Unams e presentata alla stampa. Un fenomeno che coinvolge molte scuole in Italia, soprattutto quelle di proprietà dei comuni e delle province.
Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda-Unams, ai microfoni di Orizzonte Scuola TV, spiega le ragioni che hanno spinto a realizzare l’indagine: “La curiosità di capire perché, nonostante gli investimenti del governo sull’edilizia scolastica, le situazioni degli edifici restavano immutate. Abbiamo scoperto che molte scuole sono in affitto e, di conseguenza, i fondi statali per la messa a norma non possono essere utilizzati perché gli edifici non sono di proprietà pubblica.”
La difficoltà nel reperire dati precisi è un altro ostacolo emerso dall’indagine. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito non possiede dati aggiornati sull’edilizia scolastica, così come gli uffici scolastici regionali. Le province e i comuni, a cui sono affidate le scuole, spesso non pubblicano bilanci completi o li pubblicano in ritardo.
Dall’analisi dei bilanci di poco meno della metà delle province italiane, è emersa una spesa annuale di oltre 55 milioni di euro per affitti di edifici scolastici. Cifra che, presumibilmente, è solo la punta dell’iceberg.
L’indagine evidenzia la necessità di un’indagine conoscitiva seria per quantificare l’entità del problema e per ripensare le politiche sull’edilizia scolastica. Un intervento urgente per contrastare sprechi e inefficienze e garantire il diritto all’istruzione in ambienti sicuri e adeguati.
Oltre all’aspetto economico, l’indagine evidenzia anche altri problemi:
- Difficoltà di manutenzione: gli edifici in affitto spesso non sono adeguatamente manutenuti, con ricadute negative sulla sicurezza e sul benessere degli studenti e del personale scolastico.
- Mancanza di autonomia: le scuole in affitto non possono essere modificate o ampliate in base alle esigenze didattiche, limitando la flessibilità e l’innovazione.
- Precarietà: la precarietà dei contratti di affitto può creare incertezza sul futuro delle scuole, con possibili disagi per studenti e personale.