Scuole chiuse per allerta meteo in Campania anche mercoledì 18 gennaio. Elenco dei comuni coinvolti [IN AGGIORNAMENTO]

La protezione Civile ha prorogato l’allerta arancione anche per le giornate del 18 e 19 gennaio a Napoli e in altri comuni campani. Molti sindaci stanno già disponendo la chiusura delle scuole.
Ecco i comuni della Campania che hanno prorogato la chiusura delle scuole domani 18 gennaio 2023.
(Elenco in aggiornamento)
- Napoli
- Benevento
- Scafati
- Angri
- San Giuseppe Vesuviano
- Brusciano
- Pompei
- Gragnano
- Somma Vesuviana
- Afragola
- Crispano
- Boscoreale
- Nocera Superiore
- Poggiomarino
- Cardito
- Villaricca
- Torre del Greco
- Marano
- Ercolano
- San Giorgio a Cremano
- Pellezzano
- Ischia
- Sapri
- Torraca
- Quarto
- Portici
- Pozzuoli
- Castellammare di Stabia
- Monte di Procida
- Casoria
- Barano d’Ischia
- Caivano
- Piano di Sorrento
- Meta di Sorrento
- Morcone
- Cava dei Tirreni
- Siano
- Acerra
- Procida
- Frattaminore
- Villa Literno
- Castel Volturno
- Sorrento
- Sarno
- Bacoli
- Sant’Egidio del Monte Albino
- Grumo Nevano
- Pagani
- San Severino
- Roccapiemonte
- Casalnuovo
- Sant’Anastasia
- Sant’Antonio Abate
- Calvizzano
- Frattamaggiore
Scuole aperte, invece, a Caserta. Tutte le scuole, pubbliche e private, di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, saranno regolarmente aperte. Il Comune raccomanda comunque di adottare comportamenti prudenti, in quanto anche nelle zone in cui da domani si passa al livello giallo saranno ancora possibili fenomeni di rischio idrogeologico.
Ordinanza del Comune di Napoli
In conseguenza della proroga dell’Allerta meteo arancione per l’intera giornata di domani, mercoledì 18 gennaio resteranno ancora chiusi i parchi, i cimiteri e le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado sull’intero territorio cittadino di Napoli. L’ordinanza è stata emanata dal sindaco, Gaetano Manfredi.
Allerta anche in altre regioni
Valutata allerta arancione anche su parte di Calabria, Molise e Basilicata. È stata inoltre valutata allerta gialla su Toscana, Umbria, Marche e parte di Lazio, Sardegna, Molise, Basilicata e Calabria