Scuole chiuse in Calabria fino al 28 novembre, Spirlì: “Con la ripresa delle lezioni i contagi sono aumentati di 15 volte”

In Calabria sono sospese tutte le attività scolastiche di ogni ordine e grado, con ricorso alla didattica a distanza, dal 16 al 28 novembre. E quanto prevede la nuova ordinanza (la n. 87) firmata oggi dal presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì.
“Non è stata una decisione facile, ma il momento è drammatico e le famiglie calabresi devono essere tutelate”.
Il provvedimento firmato oggi da Spirlì prende atto che “dalle ultime analisi epidemiologiche elaborate dal personale del Gruppo operativo dell’Unità di crisi regionale si registra un incremento nei valori degli indicatori di allerta”.
Scuole chiuse e nuove misure: le ordinanze per regione [AGGIORNATO]
In particolare, spiega una nota, “il valore in aumento della variabile ‘nuovi casi confermati negli ultimi 14 giorni per 100.000 abitanti’, sebbene continui ad essere il più basso fra tutte le regioni, risulta essere 15 volte più grande, con trend in crescita, rispetto al valore registrato nel periodo di settembre – in cui si era mantenuto stabile – e può ragionevolmente considerarsi in stretta correlazione con la ripresa delle attività scolastiche di ogni ordine e grado nei singoli territori regionali”.
Nella riunione tecnica dello scorso 13 novembre con i direttori dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, “è stata rappresentata, da questi – si spiega nell’ordinanza -, la problematica connessa ai numerosi contagi di studenti e operatori scolastici, che rischia di determinare un continuo aumento della diffusione epidemica, atteso che le scuole, soprattutto quelle dell’infanzia e primarie, rappresentano un luogo di aggregazione in cui il rispetto del distanziamento interpersonale è complicato e la possibilità di trasmissione del contagio di origine domiciliare è amplificata”.
Inoltre, in numerosi ambiti territoriali, “i sindaci – soprattutto dei capoluoghi di provincia – hanno, con propri provvedimenti, disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza, di ogni ordine e grado”.
Anche studi scientifici internazionali “evidenziano come la sospensione delle attività scolastiche possa nel medio periodo ridurre tra il 15 ed il 24% la capacità di riproduzione del virus”.