Scuole chiuse allerta meteo martedì 12 novembre: stop alle lezioni a Catania, Agrigento, Messina e Siracusa e in altri comuni
Anche domani, martedì 12 novembre, scuole chiuse nella Sicilia orientale nei territori compresi tra la provincia di Catania e di Messina. Le misure di tutela della pubblica incolumità sono state adottate alla luce del bollettino della protezione civile regionale diramato oggi pomeriggio con cui viene segnalata criticità di allarme codice rosso, in funzione del rischio a cui è esposta la popolazione per via di uno scenario di vulnerabilità elevata nel territorio comunale, per rischio idrogeologico e idraulico in Sicilia orientale e anche nella zona di Catania.
Per le prossime 24-36 ore si prevede il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, assumendo localmente anche carattere di persistenza sui settori orientali; i fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Con l’allerta rossa sono possibili frane e alluvioni estese, localmente anche molto gravi.
Il Dipartimento della Protezione Civile invita a consultare il proprio sito web per aggiornamenti e norme di comportamento da adottare in caso di maltempo.
Elenco in aggiornamento
Provincia di Agrigento
- Agrigento
- Comitini
Provincia di Caltanissetta
- Gela
Provincia di Catania
- Catania (chiusura delle scuole, non solo sospensione dell’attività didattica)
- Aci Bonaccorsi
- Aci Castello
- Aci Catena
- Aci Sant’Antonio
- Acireale
- Belpasso
- Calatabiano
- Camporotondo Etneo
- Castiglione di Sicilia
- Giarre
- Gravina di Catania
- Maniace
- Mascali
- Mascalucia
- Milo
- Mineo
- Misterbianco
- Motta Sant’Anastasia
- Nicolosi
- Piedimonte Etneo
- Ramacca
- Ragalna
- Randazzo
- Riposto
- Sant’Agata Li Battiati
- Sant’Alfio
- San Giovanni La Punta
- San Gregorio di Catania
- San Pietro Clarenza
- Santa Venerina
- Tremestieri Etneo
- Valverde
- Viagrande
- Zafferana Etnea
Provincia di Messina
- Alì
- Alì Terme
- Antillo
- Castelmola
- Fiumedinisi
- Forza d’Agrò
- Francavilla di Sicilia
- Furci Siculo
- Gaggi
- Gallodoro
- Giardini Naxos
- Graniti
- Itala
- Letojanni
- Limina
- Mandanici
- Messina
- Mongiuffi Melia
- Motta Camastra
- Nizza di Sicilia
- Pagliara
- Roccalumera
- Santa Teresa di Riva
- Sant’Alessio Siculo
- Savoca
- Scaletta Zanclea
- Taormina
Provincia di Siracusa
- Augusta
- Ferla
- Floridia
- Noto
- Portopalo di Capo Passero
- Priolo Gargallo
- Siracusa
- Solarino
NOTA BENE È importante seguire le indicazioni delle autorità e adottare le necessarie precauzioni per la propria sicurezza. L’elenco dei comuni potrebbe essere aggiornato nelle prossime ore. Si consiglia di consultare i siti web dei comuni interessati per avere informazioni in tempo reale. Inoltre la Protezione civile invita a prestare attenzione alle condizioni meteo e a seguire le indicazioni delle autorità locali. È possibile consultare le allerte meteo sul sito web della Protezione civile: https://www.protezionecivile.gov.it/.
Scuole chiuse per maltempo: stop alle attività didattiche e totale chiusura, ecco la differenza
Quando il maltempo imperversa in Italia, la domanda più frequente è: chi può decidere la sospensione delle attività scolastiche o la chiusura delle scuole?
La risposta è chiara: il potere è nelle mani dei prefetti, rappresentanti territoriali del governo, e dei sindaci, che possono emettere provvedimenti in caso di emergenze.
Esistono differenze sostanziali tra questi due provvedimenti.
Sospensione delle attività
La sospensione delle attività è paragonabile alle vacanze natalizie o pasquali: la scuola resta aperta e tutti i servizi, a eccezione delle lezioni, sono garantiti. In questa situazione, solo il personale ATA è tenuto a recarsi a scuola.
I docenti, invece, sono esentati a meno che non ci siano attività previste dal piano annuale. Queste possono essere rimandate a discrezione del dirigente scolastico.
Se il personale ATA è impossibilitato a raggiungere la scuola, dovrà “giustificare” l’assenza attraverso i permessi previsti dal Contratto.
Chiusura delle scuole
La chiusura totale delle scuole è un provvedimento più drastico, spesso scatenato da eventi climatici gravi o lavori di manutenzione straordinaria. In questo caso, nessun membro della comunità scolastica deve recarsi in sede. Le assenze sono legittimate e non oggetto di decurtazione economica.
Il principio giuridico che regola queste situazioni è l’art. 1256 del Codice Civile, che estingue l’obbligazione lavorativa in caso di impossibilità non imputabile al debitore.
Non sempre i giorni di lezione persi devono essere recuperati.
L’anno scolastico resta valido anche se non si dovessero raggiungere i 200 giorni di lezione, fermo restando che difficilmente le scuole si pongono in questa condizione, perchè di solito i calendari regionali prevedono un numero maggiore di giorni di lezione.
Lo stesso Ministero, però, rimette alle scuole la decisione di far eventualmente recuperare i giorni di lezione non svolti avendo a riferimento da un lato l’esigenza di consentire agli alunni il pieno conseguimento degli obiettivi di apprendimento propri dei curricoli scolastici e, dall’altro, quella di permettere agli insegnanti di disporre degli adeguati elementi di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli studenti. Ecco la circolare