Scuola Sicilia, Lagalla: “Coniugare diritto alla salute a quello dell’istruzione, no ad approcci burocratici”

WhatsApp
Telegram

“Il provvedimento regionale non contravviene in alcun modo alle disposizioni in materia di percentuali di studenti da ammettere in presenza alle scuole superiori”.

Questo è quanto si legge in una nota dell’assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale della
Regione siciliana dopo le disposizioni inviate ai presidi, dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, che ribadisce che non è possibile alcuna deroga a quanto previsto a livello nazionale sulla didattica in presenza.

E ancora: “Premesso che, in nessun caso, può essere presa in considerazione una partecipazione inferiore al 50 per cento, la nota assessoriale tiene conto esclusivamente di eventuali e oggettive situazioni di forza maggiore che ostino al raggiungimento della prevista percentuale minima del 70 per cento, con possibili negative ripercussioni sulla diffusione del contagio e sul rispetto delle linee-guida imposte dai protocolli di sicurezza sanitaria”. 

“Il documento regionale – spiega l’assessore al ramo, Roberto Lagalla -, richiamandosi anche a quanto sta accadendo in altre regioni italiane, si pone come atto di sensibilità e di virtuoso accompagnamento della scuola siciliana al graduale conseguimento degli obiettivi fissati a livello nazionale, avendo riguardo alle effettive
complessità organizzative rappresentate da non pochi dirigenti scolastici e alle perplessità manifestate da tanti studenti e dalle loro famiglie. Nessuno più del governo Musumeci è attento al valore della didattica in presenza, ma occorre sapere coniugare, con accortezza e saggezza, diritto allo studio e tutela della salute”.

WhatsApp
Telegram

Studenti stranieri, integrazione e inclusione, FORMAZIONE OBBLIGATORIA: Metodologie, Italiano L2, unità di apprendimento pronte, tic e valutazioni. 25 ore di certificazione