Scuola senza voti, l’esperimento di un insegnante a Torino: “Valutazione numerica appiattisce tutto. Così si genera disparità”

WhatsApp
Telegram

Su La Stampa c’è spazio per l’iniziativa di un liceo scientifico di Torino, dove una docente ha adottato un approccio didattico esente da valutazioni numeriche. L’esperimento, mirato a rimuovere l’ansia generata dai voti, rappresenta una svolta nel panorama educativo.

Intrapreso a settembre, il progetto coinvolge una classe di prima superiore e si estenderà fino a giugno. Oltre alla docente di geostoria, promotrice dell’iniziativa, partecipano anche insegnanti di scienze, inglese e sostegno. L’obiettivo è valutare gli studenti senza l’uso di voti numerici, un sistema che la docente ritiene limitante e generatore di disparità.

La docente privilegia la valutazione formativa, che permette un approccio più personalizzato e equo. “I voti appiattiscono tutto”, afferma, evidenziando come un voto identico possa avere significati diversi a seconda del contesto dello studente. Alla fine dell’anno, le valutazioni formative saranno convertite in voti numerici, seguendo criteri specifici.

L’insegnante critica la “commercializzazione del voto” e l’eccessiva enfasi su punteggi elevati, spesso percepiti come riflesso delle capacità genitoriali. Questa visione, secondo lei, aumenta l’ansia tra gli studenti, temendo di deludere le aspettative familiari. Il suo progetto è stato accolto positivamente dalla maggior parte delle famiglie, con una sola eccezione.

Il progetto è visto come un esperimento, con la docente che si astiene dall’offrire soluzioni definitive. Alla conclusione dell’anno scolastico, verranno valutati i risultati dell’iniziativa, potenzialmente apripista per futuri cambiamenti nel sistema educativo.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri