Scuola, ridefinire modelli partecipativi e organi di governo. Lettera

inviata da Giuseppe Richiedei IL CONSIGLIO SUPERIORE dell’ISTRUZIONE [di fronte alla violenza nelle scuole non ha suggerito sanzioni, sospensioni o chiusure difensive della scuola ma ha proposto tra l’altro:
… Scuola come luogo aperto, non separato, ma protetto e ospitale
In questo quadro la scuola deve diventare sempre di più aperta,
non più solo aperta ai genitori sulla base di regole chiare e condivise,
ma anche alle comunità territoriali di riferimento ed alle altre istituzioni che insistono sullo stesso territorio.
Deve diventare, cioè, il nucleo centrale di una costellazione di soggetti che con essa interagiscono e che rappresentano la comunità educante a cui ciascuno partecipa con i ruoli e le responsabilità che gli sono propri.
Ma, nel contempo, essa deve essere un luogo protetto, seppur non separato, dal momento che deve connotarsi come luogo accogliente
dove ciascun alunno abbia l’opportunità di essere protagonista del suo percorso di apprendimento per poter far emergere e poter promuovere il suo essere persona e cittadino.
Un luogo da proteggere perché possa attraverso l’istruzione educare, prendendosi cura anche della crescita emotiva dei propri studenti, perché non è possibile alcun apprendimento senza un coinvolgimento emotivo positivo.
Deve trovare attuazione la visione della scuola come soggetto costituzionale,
bene comune, istituzione funzionale all’esercizio di un diritto sociale fondamentale della persona, quale è il diritto all’istruzione.
In questo senso deve essere confermata la vocazione del sistema pubblico di istruzione di essere scuola di qualità, di tutti e di ciascuno, con pari opportunità, che garantisca a ognuno una preparazione e un’istruzione qualitativamente elevate.
Ridefinire i modelli partecipativi e gli organi di governo
È più che mai urgente
offrire alle famiglie
e alla comunità educante
spazi reali e riconosciuti
che possano contribuire alla proposta progettuale di istituto,
e sappiano connettersi alla cittadinanza attraverso uno spazio di dialogo con l’istituzione scolastica. ,,,