Scuola occupata e vandalizzata a Bologna, danni per oltre 5mila euro. Bocciati 4 studenti che fecero irruzione

In seguito a gravi disordini avvenuti lo scorso 22 aprile in un istituto superiore di Bologna, quattro studenti sono stati bocciati e non ammessi all’anno successivo. Quel giorno, un gruppo di circa 100 studenti fece irruzione nell’edificio scolastico dopo che il preside aveva negato l’occupazione della scuola, causando danni per circa 4.800 euro.
L’irruzione seguì la proposta di un’occupazione da parte di alcuni studenti, che il preside ritenne non gestibile in sicurezza considerata la grande dimensione dell’istituto con i suoi 1.500 studenti. Nonostante il diniego, un gruppo di ragazzi forzò l’ingresso nel blocco centrale, utilizzando persino gli estintori e danneggiando porte e vetri.
In totale, 19 studenti furono sanzionati, con quattro di loro sospesi per periodi superiori ai 15 giorni, arrivando fino a 35 giorni di sospensione. Alla fine dell’anno scolastico, il consiglio di classe ha deciso di bocciare questi quattro studenti: tre di loro, avendo preso il voto 5 in condotta, non sono nemmeno stati ammessi agli scrutini, mentre il quarto, pur avendo 6 in condotta, non è stato promosso alla classe successiva dopo essere stato scrutinato.
L’episodio ha suscitato grande clamore, attirando persino l’attenzione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha chiesto un intervento deciso sui responsabili. Il vicepremier Matteo Salvini ha definito l’accaduto “semplicemente vergognoso”, chiedendo pene esemplari e lavori socialmente utili per i colpevoli.
Il preside dell’istituto ha definito l’evento una “ferita” da rimarginare con pazienza e lavoro per ricostruire le relazioni nella comunità scolastica. Sono già stati avviati percorsi di riflessione con gli studenti sanzionati, mentre per il prossimo anno è previsto un progetto per promuovere una cittadinanza attiva e consapevole tra gli studenti.