Una scuola nel comune di Rufina (FI), sede di seggio, resterà aperta all’attività didattica
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Red – La Scuola Media Statale “L. Da Vinci”, nel comune di Rufina in provincia di Firenze, non sospenderà l’attività didattica, pur essendo sede di seggio.
Red – La Scuola Media Statale “L. Da Vinci”, nel comune di Rufina in provincia di Firenze, non sospenderà l’attività didattica, pur essendo sede di seggio.
Lo ha deciso l’amministrazione comunale, sollevando le proteste degli insegnanti.
La decisione del Comune è stata dettata per lo più dalla esigenza di non creare disagio alle famiglie, ma i docenti hanno inviato una lettera al Comune esprimendo la sorpresa e il disappunto per una tale decisione.
I docenti si preoccupano soprattutto dell’ingresso principale e le vie di fuga, che sono comuni alle due ali dell’edificio, una delle quali lascerebbe spazio al seggio, l’altra consentirebbe le lezioni; la separazione sarebbe precaria e improvvisata e comporta dei rischi per l’igiene e la sicurezza. Altro punto a sfavore è la mancata utilizzazione di alcuni locali, utili alle attività didattiche ordinarie, "troppo spesso valutate e ritenute irrinunciabili non in base a criteri qualitativi ma solo in rapporto alla quantità di ore da noi dedicate all’assistenza dei ragazzi” scrivono i docenti.
Inoltre, c’è parecchia perplessità per “il fatto che l’edificio, sia al suo ingresso che al suo interno, sarà presidiato da militari armati come di norma avviene durante l’espletamento delle operazioni elettorali”, fatto che nella stessa lettera viene descritto come “Non di poco conto” e che mostra come questa situazione espone gli alunni ed il personale tutto ad inutili disagi e soprattutto inutili rischi. “Il seggio elettorale è da sempre considerato un punto nevralgico e possibile obiettivo sensibile e, in quanto tale, sorvegliato ed isolato dalla comunità”.
“La decisione di tenere aperta la scuola ad ogni costo il 25 Febbraio onde evitare disagi alle famiglie ci sembra quindi alquanto incomprensibile, dal momento che il problema non si sarebbe posto qualora si fosse individuata per il seggio una sede non scolastica – conclude la lettera – Chiediamo, qualora non fosse possibile una soluzione alternativa, che venga almeno rispettata la consueta procedura di igienizzazione dei locali successiva alle operazioni di voto”.