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Scuola multata con 2mila euro per aver pubblicato i giorni di assenza di una docente e la necessità della supplenza

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La questione del bilanciamento tra il diritto alla privacy e l’esigenza di trasparenza amministrativa ha recentemente trovato risalto a seguito di un evento che ha coinvolto un istituto comprensivo di Milano. Quest’ultimo è stato sanzionato dal Garante della privacy per una violazione legata alla diffusione online di determinazioni in cui erano indicati i nomi di docenti assenti, sostituiti mediante supplenze brevi, comportando una sanzione amministrativa di duemila euro.

La questione è nata dal reclamo di una docente che lamentava la pubblicazione di determinazioni dirigenziali sul sito dell’istituto, rivelando i suoi giorni di assenza e la necessità di sostituzioni, con l’indicazione nominativa. Non è bastato all’istituto aver omesso le causali di assenza e di dati sensibili. Per il Garante le misure precauzionali adottate non sono state considerate sufficienti agli occhi del Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 (Gdpr) e del d.lgs. 196/2003 (Codice della Privacy).

Anche la difesa dell’istituto, basata sul richiamo alle norme sulla pubblicazione dei provvedimenti amministrativi, non ha trovato favore presso il Garante. Quest’ultimo ha evidenziato come le disposizioni in materia di trasparenza riguardino esclusivamente gli atti come “contenitori di informazioni” e non autorizzino di per sé la diffusione indiscriminata di dati personali contenuti al loro interno.

Provvedimento del 24 gennaio 2024

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