Scuola in presenza con obbligo mascherina e 1 metro di distanza. Deroghe solo in zona rossa o arancione. La proroga nel decreto Natale

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Con la proroga dello stato di emergenza al 31 marzo vengono altresì prorogate le disposizioni finora previste al 31 dicembre. A prevederlo è il decreto Natale, il dl 24 dicembre 2021 n. 221. La scuola resta in presenza (situazione epidemiologica permettendo) fino al 31 marzo.

Le misure per prevenire il contagio da SARS-CoV-2 nelle istituzioni educative, scolastiche e universitarie (Articolo 1, commi 2 e 4, del decreto-legge 6 agosto 2021, n. 111, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 settembre 2021, n. 133) vengono prorogate fino al termine dello stato di emergenza.

Pertanto, per consentire lo svolgimento in presenza dei servizi e delle attività didattiche in presenza e per prevenire la diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2, fino al 31 marzo 2022, termine di cessazione dello stato di emergenza, sono adottate, in tutte le istituzioni del sistema nazionale di istruzione, e nelle università, le seguenti misure minime di sicurezza:

  • Mascherine – è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive;
  • 1 metro di distanza – è raccomandato il rispetto di una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano;
  • Non si entra con febbre – è fatto divieto di accedere o permanere nei locali scolastici e universitari ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37,5°.

Le mascherine Ffp2 saranno fornite al personale delle scuole dell’infanzia e al personale scolastico che lavora a contatto con alunni che sono esonerati dall’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Deroghe -I presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e i sindaci possono derogare alle attività in presenza, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus
SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica.

In presenza alunni con disabilità e con Bes -Laddove siano adottati i provvedimenti di deroga, resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

TESTO DECRETO 24/12

Ritorno in classe, Bianchi conferma: “A scuola in presenza dal 10 gennaio”

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