Scuola e qualità. Cuba batte di gran lunga l’Italia: il 13% del bilancio nazionale è speso per l’istruzione
La Banca Mondiale ha pubblicato un recente rapporto in cui si parla dell’eccellenza cubana in fatto di scuola e sanità: Cuba possiede un corpo docente di alta qualità, un forte talento accademico, retribuzioni adeguate ed elevata autonomia professionale, al pari di Paesi rinomati come Finlandia, Singapore, Cina (in particolare la regione di Shanghai), Corea, Svizzera, Paesi Bassi e Canada.
La Banca Mondiale ha pubblicato un recente rapporto in cui si parla dell’eccellenza cubana in fatto di scuola e sanità: Cuba possiede un corpo docente di alta qualità, un forte talento accademico, retribuzioni adeguate ed elevata autonomia professionale, al pari di Paesi rinomati come Finlandia, Singapore, Cina (in particolare la regione di Shanghai), Corea, Svizzera, Paesi Bassi e Canada.
Fin dalla rivoluzione del 1959 è stato creato un sistema che permette l’accesso a tutti alla salute e all’educazione: Cuba ha raggiunto l’alfabetizzazione generale, ha eleminato determinate malattie, ha permesso l’accesso all’acqua potabile e la salute pubblica di base, con bassi livelli di mortalità infantile e alta speranza di vita, con un ulteriore miglioramento dei tassi di mortalità infantile e speranza di vita negli anni Novanta.
La Banca mondiale ritiene le prestazioni dei servizi sociali a Cuba fra i migliori del mondo in via di sviluppo, come documentato da fonti di varie organizzazioni internazionali come l’Organizzazione mondiale della salute, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo e altre agenzie delle Nazioni Unite.
Il Paese assegna all’insegnamento il 13% del proprio bilancio nazionale contro la percentuale italiana inferiore al 4%.
Anche sul fronte della salute Cuba eccelle: ha inviato 165 medici e infermieri in Africa per combattere il virus dell’Ebola, mentre da noi si parla di chiusura delle frontiere.