Scuola e dipendenze, il piano Valditara per formare docenti sentinella e liberare i giovani dalle droghe: stanziato un milione di euro. Lo prevede il Decreto Scuola

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha ribadito il ruolo centrale della scuola nella prevenzione di ogni forma di dipendenza tra i giovani.

Il Ministro ha sottolineato come l’educazione alla libertà rappresenti la chiave per formare cittadini maturi e responsabili, capaci di sottrarsi a qualsiasi vincolo, sia esso materiale o psicologico. “La scuola è stata fondata per vincere le dipendenze dal bisogno, dall’ignoranza, dallo sfruttamento, dalla servitù e dal degrado”, ha dichiarato Valditara, evidenziando che la vera maturità si raggiunge solo attraverso l’autonomia. Il fenomeno dell’adultescenza, ovvero la difficoltà dei giovani a conquistare una piena indipendenza, è stato posto al centro della riflessione, con l’invito agli studenti a interrogarsi sul valore della libertà come antidoto a ogni forma di dipendenza.

Dipendenze vecchie e nuove: la risposta della scuola

Nel suo discorso, il Ministro ha affrontato il tema delle dipendenze in tutte le loro declinazioni, ribadendo che non esistono “droghe buone” e “droghe cattive”, ma che tutte le sostanze stupefacenti rappresentano un pericolo per la salute. Oltre alle droghe, Valditara ha menzionato la dipendenza da gioco d’azzardo, alcol e cellulare, sottolineando i rischi legati all’uso eccessivo degli smartphone tra i banchi di scuola. “La dipendenza dal cellulare danneggia memoria, concentrazione e creatività”, ha spiegato, ricordando la recente proposta italiana a Bruxelles per limitare l’uso degli smartphone nelle classi, già accolta positivamente da paesi come Svezia e Francia. Nelle nuove linee guida sull’educazione civica è stato inserito l’obiettivo di competenza relativo alla lotta contro ogni forma di dipendenza, insieme al tema del rispetto verso gli altri e la società.

Un milione di euro per la formazione dei docenti

Sul piano normativo, l’articolo 8 del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45 prevede uno stanziamento di 1 milione di euro per il 2025, destinato a percorsi di formazione e informazione per i docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Le risorse, provenienti dal Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, saranno utilizzate per rafforzare la capacità degli insegnanti di prevenire l’uso di sostanze stupefacenti, le dipendenze comportamentali e il disagio giovanile. Secondo la relazione illustrativa, la scuola deve essere il luogo privilegiato per intercettare tempestivamente i segnali di disagio e adottare strategie di intervento efficaci. I dati della Relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024 confermano la crescita del consumo di sostanze psicoattive tra i giovani, con un aumento dei casi di uso di cocaina, stimolanti, allucinogeni e nuove sostanze psicoattive rispetto al 2022. Parallelamente, cresce anche il coinvolgimento dei minorenni in reati legati alla droga, segnalando l’urgenza di interventi mirati e strutturati all’interno del sistema scolastico.

Stop alla prevenzione della ludopatia, la Commissione Cultura boccia emendamento M5S

Da segnalare, però, che lo scorso 8 maggio, la Commissione Cultura del Senato ha respinto l’emendamento presentato dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia. La proposta mirava a inserire, tra le “disposizioni urgenti per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali e del disagio giovanile”, anche le dipendenze correlate al gioco d’azzardo. Il testo dell’emendamento prevedeva che le risorse già stanziate per la formazione dei docenti delle scuole secondarie, pari a un milione di euro per il 2025, potessero essere utilizzate anche per affrontare la ludopatia tra gli studenti, oltre che le altre forme di dipendenza e disagio.

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