Scuola e Covid: 4 genitori su 10 riportano di casi negli istituti, il 25% è preoccupato per rischio contagi

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Uno spaccato dei giovani e la scuola viene offerta da una ricerca di Ipsos. Il tema è: “Nutrire l’infanzia, povertà educativa e divario digitale”. I dati arrivano poi da un’indagine condotta dall’Istituto Demopolis, riportati da Repubblica.

Didattica a distanza

Per ciò che riguarda la didattica a distanza, dai dati emerge che già prima del Dpcm del 3 novembre, 1 studente su 4 ha sperimentato la Ddi e in un caso su 10 come unica modalità di didattica. Il 66% dei genitori valuta positivamente l’esperienza dei propri figli con la dad nella scorsa primavera. 9 studenti su 10 avevano avuto la possibilità di seguire le lezioni online in modo regolare. Quasi 9 genitori su 10 dichiarano di aver aiutato il proprio figlio, 1 su dieci non era in grado di farlo.

Paure dei genitori

I ragazzi sono contenti di tornare a scuola (90%), un rientro in classe affrontato con entusiasmo (50%) nonostante le misure di sicurezza, verso le quali c’è stata una sostanziale adesione e comprensione (70%).

Più preoccupati risultano essere i genitori soprattutto per i contagi. Molta importanza ha il pasto consumato a scuola, l’unico della giornata completo per 11 bimbi su 100.

Sicurezza a scuola

Sette genitori su 10 ritengono che il proprio figlio si senta molto (14%) o abbastanza (62%) sicuro a scuola. Il 55% pensano che il proprio figlio non si senta abbastanza sicuro a scuola.

Per il 58% degli alunni infastidisce l’impossibilità di scambiarsi oggetti coi compagni e per il 55% l’uso delle mascherine.

E poi il 25% dei genitori è preoccupato per il rischio di contagio negli istituti e il 17% negli assembramenti fuori dalle aule. 4 genitori su 10 riportano di casi di Covid-19 nella scuola del figlio, di più tra chi frequenta le scuole medie rispetto alle elementari (47% vs il 37%).

Orari 
Il 63% degli studenti di elementari e medie ha ripreso la didattica secondo l’orario canonico ma la modifica totale o parziale dell’orario scolastico ha creato problemi organizzativi al 74% delle famiglie.

Demopolis

A pagare il prezzo degli effetti a lungo termine dell’emergenza Coronavirus saranno i più piccoli: ne sono convinti oggi i due terzi degli italiani.
Dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis, per il 73% di bambini e adolescenti si registra lo scarso apprendimento scolastico, anche in ragione della prolungata chiusura delle scuole. Il 69% stigmatizza la dipendenza da smartphone e tablet.

E poi le difficoltà di bambini e ragazzi nel seguire la didattica a distanza: principale problema, indicato dal 45%, la scarsa capacità di attenzione nell’apprendimento a distanza da casa.

Il 90% degli italiani ritiene importanti, per lo sviluppo del Paese, le azioni di contrasto alla povertà educativa minorile: cresce al 92% fra gli insegnanti ed al 98% fra i rappresentanti del Terzo Settore. Del resto, come confermano i dati della ricerca Demopolis, l’emergenza Covid-19 ha reso ancora più evidente la povertà educativa, ancora più importante oggi rispetto ad un anno fa per il 53% degli intervistati.

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