Scuola chiusa per Ramadan, alcuni genitori protestano. Mattarella: “Libertà religiosa fondamento convivenza. Accompagnare i giovani alla reciproca comprensione”
Sembrava una questione chiusa ma in realtà non lo è: l’istituto scolastico Iqbal Masih di Pioltello oggi è rimasto chiuso come stabilito dal collegio docenti per consentire la festa di fine Ramadan agli alunni di fede islamica. Tuttavia, oggi si è svolta davanti alla scuola una piccola protesta da parte di genitori contrari alla chiusura.
“Oggi ho preso la giornata di ferie per stare a casa coi miei figli che sarebbero dovuti essere a scuola, all’Iqbal Masih. E invece sono a casa, per per una decisione sbagliata presa dal consiglio di istituto che ha scelto di celebrare la giornata di fine Ramadan, senza che la comunità islamica l’avesse mai chiesto. Sono stati strumentalizzati politicamente anche loro”, ha detto una mamma, riporta Il Corriere della Sera.
Un’altra mamma ha invece dichiarato: “Io sono disoccupata in questo momento e quindi non ho dovuto organizzarmi per affidare mio figlio a qualcuno in questo giorno di chiusura infrasettimanale che non approvo assolutamente. E come me tanti altri genitori, ma abbiamo timore a esprimerci pubblicamente perché andremmo contro il collegio docenti che ha votato all’unanimità. E quindi temiamo ripercussioni in classe sui nostri figli”.
Sul caso della vicenda di Pioltello, Valditara ha ribadito: “Siamo intervenuti per far rispettare la legalità, perché il provvedimento non era motivato e perché i giorni di vacanza erano quattro anziché tre, come invece prevede Regione Lombardia: la scuola ha ora corretto il provvedimento. Io sono del parere però che l’integrazione si faccia tenendo aperte le scuole e non chiudendole. La decisione è stata per me sbagliata”.
Mattarella: “La libertà religiosa è uno dei fondamenti della convivenza”
In occasione della fine del mese di Ramadan arriva il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quasi a voler placare le polemiche di queste settimane.
“La Costituzione ci ricorda che tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. La libertà religiosa è uno dei fondamenti della convivenza, riconosciuta dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite. La promozione del mutuo rispetto tra fedi e culture, elemento della coesione sociale della nostra comunità, sollecita l’esercizio di una responsabilità condivisa per il bene comune” dice Mattarella.
“Il messaggio delle religioni per la pace è senza confini e ad esso dobbiamo fare riferimento, specie nell’accompagnamento dei giovani all’educazione alla reciproca comprensione“.
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