Scuola chiude per la fine del Ramadan. Ecco chi era Iqbal Masih, il ragazzino a cui è intitolato l’istituto
Da alcuni giorni c’è una scuola in provincia di Milano al centro delle polemiche, ed è l’istituto Iqbal Masih a Pioltello. La scuola dove la maggioranza degli studenti viene da famiglie musulmane, resterà chiusa per la fine del Ramadan.
La decisione, spiega Il Giorno, è dovuta motivi pratici, oltre che legati al credo dei ragazzi, come spiegato dal dirigente scolastico. Ma la polemica è ormai scoppiata.
Ogni istituto ha la facoltà di utilizzare tre giorni di vacanza discrezionali, che si aggiungono a quelli stabiliti dall’Ufficio scolastico regionale. L’Iqbhal Masih ha scelto di utilizzare uno di questi giorni per la fine del Ramadan.
Ma chi è Iqbal Masih, a cui è intitolata la scuola in questione? Il quotidiano lo spiega e riporta che è stato una ragazzino pakistano, morto a 12 anni nel 1995. La sua è una storia di riscatto e impegno, conclusasi tragicamente.
Iqbal iniziò a lavorare quando aveva appena quattro anni, in una fornace. A cinque anni il padre lo vendette a un produttore di tappeti per pagare un debito, contratto per sostenere le spese necessarie a organizzare le nozze di una delle sorelle di Iqbal.
Da allora fu costretto a lavorare fino a dodici ore al giorno, incatenato a un telaio, senza poter andare a scuola o giocare.
Successivamente, nel 1992 riuscì a fuggire, insieme ad altri ragazzi della fabbrica, per partecipare a una manifestazione organizzata per chiedere una legge che abolisse il lavoro minorile. Ritornato al lavoro, si rifiutò di continuare nella sua fatica quotidiana, nonostante le botte.
In seguito girò il mondo per raccontare la sua storia e combattere contro il lavoro minorile. Il ragazzino ricevette premi, oltre a partecipare a manifestazioni di lavoratori e incontrò leader.
Poi la scomparsa che ancora non è stata chiarita. Inizialmente si disse che venne colpito da un tossicodipendente. Poi si diffuse la voce di una lite con un agricoltore del posto.