Scuola a settembre: distanza tra gli studenti, mascherine, nuovi spazi e più insegnanti e ATA [Tutte le novità]

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Linee guida definitive apertura scuola a settembre, Conte: La scuola è al centro dei nostri pensieri; Azzolina: Assumeremo fino a 50000 persone in più tra docenti e personale ATA con contratto a T.D.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina hanno parlato in conferenza stampa, nel pomeriggio di ieri, delle attese e definitive linee guida per l’aperura delle scuole a settembre 2020.

Ecco tutte le novità:

Un miliardo in più

Il Presidente Conte sottolinea che il governo dall’inizio dell’anno ha stanziato oltre 4 miliardi di euro per la scuola; con queste finalità:
• messa in sicurezza delle scuole, acquisto dispositivi di protezione, pulizie straordinarie;
• interventi di edilizia scolastica ed edilizia leggera;
• rafforzamento delle connessioni digitali.

N.B.: per edilizia leggera si intende nel nostro caso, per fare un esempio, la riqualificazione di aule o ambienti scolastici non utilizzati per svariati motivi, quindi renderli disponibili per le attività didattiche, potenziando e valorizzando, in tal modo, gli spazi già presenti nelle scuole.

Viene stanziato dal governo un ulteriore miliardo, in un apposito fondo denominato “Fondo per l’emergenza epidemiologica da COVID-1”, dunque in aggiunta ai 4 di cui sopra, al fine di garantire una scuola più moderna, sicura e inclusiva.

Ma non finisce qui, ribatte Conte: “assegneremo alla Scuola ulteriori risorse di provenienza europea grazie al Recovery Fund”.

In classe dal 1 settembre, non tutti. Apertura ufficiale il 14

Lucia Azzolina prende la parola dopo Conte e ribadisce che già dal 1 settembre 2020 le scuole avvieranno i corsi di recupero e potenziamento per gli studenti coinvolti, in classe, in presenza ed in sicurezza. Per tutti gli altri, il rientro ufficiale a scuola per l’avvio del nuovo anno è previsto per il 14 settembre.

Il cruscotto informativo, la distanza di un metro tra gli studenti e l’uso delle mascherine

Il M.I. ha creato un software che riporta esattamente il numero dei metri quadrati per ogni singola classe, auditorium, palestra, sale docenti nelle scuole. Gli enti locali, proprietari degli edifici scolastici, tramite tale software, forniscono i dati al Ministero.

Risulta ad oggi un campionamento dati sul 76% del totale, e il 15% degli alunni, a livello nazionale, da ricollocare oltre gli spazi scolastici. In parole povere, rispettando il metro di distanza per la sicurezza, le scuole non hanno sufficienti locali e pertanto una parte dei ragazzi dovrà fare lezione fuori dalle sedi delle istituzioni scolastiche.

Riguardo le indicazioni sanitarie sul distanziamento fisico, è specificato che:
“Il distanziamento fisico (inteso come 1 metro fra le rime buccali degli alunni), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione…”.

Dunque non un metro di distanza tra i banchi ma tra le teste dei ragazzi.

Il Comitato tecnico scientifico (CTS), almeno 2 settimane prima dell’inizio dell’anno scolastico, aggiornerà, in considerazione del mutato quadro epidemiologico, le proprie indicazioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale; quindi l’utilizzo delle mascherine, ad esempio, verrà previsto o meno, nella seconda metà di Agosto in base ai dati provenienti dall’analisi della situazione emergenziale; ogni regione potrà agire, in tal senso in autonomia, sempre nel rispetto delle indicazioni del CTS.

Maggiore sostegno e supporto alle autonomie scolastiche

Viene aggiunto nel Piano scuola 2020/2021 tale paragrafo:
“sostenere le autonomie scolastiche, tenuto conto delle diverse condizioni e criticità di ciascuna, nella costruzione delle collaborazioni con i diversi attori territoriali che possono concorrere all’arricchimento dell’offerta educativa, individuando finalità, ruoli e compiti di ciascuno sulla base delle risorse disponibili”.

Quindi collaborazioni tra le istituzioni scolastiche e musei, biblioteche, cinema, teatri, parchi comunali e così via, al fine di reperire ulteriori spazi oltre i non sufficienti ambienti scolastici.

A tal proposito, come riportato nel Piano scuola 2020/2021, “a livello provinciale, metropolitano e/o comunale, si organizzeranno apposite Conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze. Lo scopo sarà quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia al fine, di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi. Tali Conferenze dei servizi, nelle aree ad alta urbanizzazione come le città metropolitane, potranno anche essere organizzate con specifiche sotto articolazioni.”

Fino a 50.000 tra docenti e ATA da assumere in più per il 2020/21 con contratto a T.D.

“Se abbiamo bisogno di più spazi, nasce la necessità di ampliare l’organico; con gli attuali stanziamenti per la scuola possiamo assumere fino a 50.000 persone in più – oltre alle regolari annuali immissioni in ruolo – tra docenti e personale ATA per il prossimo anno scolastico 2020/21, con contratto a tempo determinato”, così la Ministra Azzolina durante la conferenza stampa.

Apertura scuola a settembre 2020, ecco le linee guida DEFINITIVE. PDF

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