Scuola 0-6 anni, Bianchi: “La più importante sfida educativa e sociale”

“Quella dell’educazione rivolta ai bambini dagli zero ai 6 anni è forse la più importante delle sfide educative ma è anche, certamente, la più importante delle sfide sociali perché la pandemia ci ha messo con le spalle al muro e o la scuola è il luogo in cui si crea l’eguaglianza, o non lo è. Per questo sostengo in pieno la scelta della commissione, l’eguaglianza va costruita sin da subito”.
Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo al lancio di una campagna nazionale di diffusione e consultazione pubblica, promossa dal Ministero, estesa a tutti i protagonisti del mondo dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, per assicurare la massima condivisione del documento di base sulle Linee pedagogiche elaborate dalla Commissione nazionale per il Sistema integrato 0-6 anni, prima della definitiva adozione, dopo la consultazione.
“L’eguaglianza – ha aggiunto il ministro sottolineando la sua volontà di essere presente al lancio della campagna nonostante i molti impegni tra cui il cdm di oggi – si costruisce fin da subito. I bambini hanno bisogno di adulti responsabili,noi abbiamo una societa’ che negli ultimi anni non ha lavorato per una cultura della responsabilita’, ma dobbiamo ricordare che non è la Repubblica che da’ i diritti, la Repubblica li riconosce cosi’ per i bambini. La Repubblica si basa su un dovere inderogabile di solidarieta’ economica, civile e sociale“.
“Non è un problema del Sud, è un problema nazionale, un bambino che nasca nella bassa ferrarese o a Bagheria ha lo stesso diritto e gli stessi diritti si costruiscono nell’età dai 0 ai 6 non dai 14 anni. Sono convinto che le linee guida siano materia di un grande dibattito nazionale dove c’è – ha proseguito Bianchi – la tentazione però di dire: è colpa del Covid. Ma questi non sono problemi nati l’anno scorso, per questo richiedono una rifondazione dei principi“.