Scrutinio negato per troppe assenze, il TAR conferma la decisione della scuola: “Si può bocciare anche in presenza di deroghe”. SENTENZA

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Un pronunciamento del TAR dell’Umbria (sentenza n. 675/2024) affronta la delicata questione delle assenze scolastiche e la loro incidenza sulla validità dell’anno scolastico.

La studentessa, frequentante un istituto superiore di Terni, aveva accumulato assenze pari a circa il 56% del monte ore annuale, superando di gran lunga il limite del 25% previsto dal DPR 122/2009.

Nonostante la presentazione di una certificazione medica attestante un disturbo emozionale, il TAR ha confermato la legittimità del provvedimento scolastico, sottolineando come le numerose assenze abbiano pregiudicato la possibilità di una valutazione adeguata dell’apprendimento in diverse discipline.

Ai fini della promozione non rileva solo il numero di assenze, ma la loro incidenza sulla valutazione”, ha chiarito il tribunale.

Il TAR ha inoltre ribadito il principio di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia, evidenziando come, nel caso specifico, la scuola avesse segnalato le criticità della studentessa già a partire dal primo quadrimestre.

La presenza di gravi insufficienze in alcune materie, unite all’impossibilità di valutare il rendimento in altre discipline a causa delle assenze, ha portato il Consiglio di Classe a ritenere la studentessa non idonea al passaggio alla classe successiva. Il tribunale ha inoltre sottolineato come la documentazione medica presentata non fosse sufficiente a giustificare la deroga al limite di assenze, in quanto non proveniente dal Servizio Sanitario Nazionale come richiesto dalla scuola.

Infine, il TAR ha rigettato la censura relativa alla mancata comunicazione da parte della scuola, affermando che la famiglia era a conoscenza della situazione della figlia e che, data la maggiore età della studentessa, gli oneri comunicativi risultano attenuati.

SENTENZA

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