Scrutini scuola primaria, ecco i contenuti dell’Ordinanza e delle Linee guida. Bozza
Il Ministero dell’Istruzione ha presentato alle organizzazioni sindacali la bozza dell’Ordinanza e delle Linee guida per la Valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria.
Così come segnala la Cisl Scuola, in un report pubblicato sul proprio sito, l’articolo 1, comma 2–bis del decreto legge 8 aprile 2020, n. 22, ha previsto che in deroga all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, dall’anno scolastico 2020/2021, la valutazione finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle indicazioni nazionali per il curricolo è espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, secondo termini e modalità definiti con ordinanza del Ministro dell’istruzione.
Il decreto legge 104/2020, come convertito in legge, ha poi esteso il giudizio descrittivo anche alla valutazione periodica degli apprendimenti (articolo 32, comma 6 sexies).
La bozza di Ordinanza illustrata dal Ministero riprende le disposizioni di legge, confermando opportunamente che comunque la valutazione in itinere potrà essere espressa nelle forme che il docente riterrà opportune, purché forniscano all’alunno, in modo pienamente comprensibile, informazioni sul livello di padronanza conseguito circa i contenuti verificati.
È inoltre richiamata la necessità di trasparenza, di rapporto costante con i genitori e di particolare cura nei confronti di famiglie non italofone.
Il giudizio descrittivo non è più riferito alle discipline; i giudizi (al plurale nell’ordinanza per ciascuna disciplina) sembrano riferiti dal Ministero agli obiettivi di apprendimento oggetto di valutazione periodica e finale.
I giudizi descrittivi sono espressi con la medesima modalità utilizzata per la certificazione di competenza (In via di prima acquisizione; Base; Intermedio; Avanzato).
La valutazione del comportamento e dell’insegnamento della religione cattolica o dell’attività alternativa restano disciplinati dall’articolo 2, commi 3, 5 e 7 del Dlgs 62/2017, mentre le valutazioni degli alunni con disabilità certificata o con DSA rimangono correlate rispettivamente al piano educativo individualizzato e al piano didattico personalizzato.
Le istituzioni scolastiche dovranno attuare l’ordinanza in modo progressivo negli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 e sono previste azioni di formazione per accompagnare questo processo.
Nelle Linee guida si afferma che nella valutazione periodica e finale, il livello di apprendimento è riferito agli esiti raggiunti dall’alunno relativamente ai diversi obiettivi della disciplina: ciò consente di elaborare un giudizio descrittivo articolato, che rispetta il percorso di ciascun alunno e consente di valorizzare i suoi apprendimenti, evidenziandone i punti di forza e quelli sui quali intervenire per ottenere un ulteriore potenziamento o sviluppo e garantire l’acquisizione degli apprendimenti necessari agli sviluppi successivi.
La valutazione degli alunni con disabilità certificata sarà correlata agli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (PEI), mentre la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento terrà conto del Piano didattico personalizzato (PDP).