Scrutini a scuola, come garantire la riservatezza delle informazioni: partecipazione, svolgimento e comunicazione degli esiti
Gli scrutini scolastici, momenti cruciali nella valutazione del percorso formativo degli studenti, devono essere condotti nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.
La disciplina sulla protezione dei dati personali, infatti, influenza ogni fase del procedimento di scrutinio, dallo svolgimento della riunione alla verbalizzazione, fino alla comunicazione degli esiti.
La tutela della privacy durante gli scrutini è garantita dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR, Regolamento UE 2016/679) e dal Codice Privacy (D.Lgs. 196/2003). L’inosservanza di queste norme può comportare l’applicazione di sanzioni amministrative.
Su Italia Oggi ricognizione sull’argomento. Ricordiamo, però, che, allo stato attuale, non esiste normativa specifica che regolamenti la privacy per l’organizzazione degli scrutini a scuola.
La partecipazione alla riunione: un affare riservato
La partecipazione alla riunione di scrutinio è riservata esclusivamente ai soggetti autorizzati. La presenza di persone non autorizzate costituirebbe una violazione degli articoli 6 e 9 del GDPR, poiché implicherebbe la comunicazione a terzi di dati personali relativi a studenti, famiglie e insegnanti senza una valida base giuridica. L’attenzione è fondamentale anche nel caso di riunioni da remoto, dove la presenza di terzi non autorizzati, anche solo in ascolto, potrebbe compromettere la riservatezza delle informazioni trattate.
Lo svolgimento della riunione: prudenza e correttezza
Durante la riunione, vengono comunicati ed elaborati dati personali, sia oggettivi che valutativi, riguardanti studenti, famiglie, insegnanti e terze persone. È importante ricordare che la comunicazione orale di questi dati costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve essere effettuata con la massima prudenza e nel rispetto del principio di correttezza sancito dall’articolo 5 del GDPR. Ogni partecipante alla riunione agisce in qualità di autorizzato al trattamento da parte della scuola e deve evitare di esprimere opinioni personali o valutazioni non pertinenti al contesto scolastico. La scelta degli strumenti di comunicazione è altrettanto cruciale: l’utilizzo di chat o messaggerie istantanee per lo scambio di dati e documenti relativi alla valutazione degli studenti è fortemente sconsigliato.
La verbalizzazione: essenzialità e pertinenza
La documentazione della riunione, rappresentata dal verbale, deve essere redatta in conformità al principio di essenzialità e pertinenza, evitando informazioni superflue o non pertinenti alle decisioni assunte. Il verbale è un atto del procedimento amministrativo e deve contenere solo i dati strettamente necessari a motivare le decisioni prese, nel rispetto dell’articolo 5 del GDPR.
La comunicazione degli esiti: rispetto delle procedure
La comunicazione all’esterno delle decisioni assunte durante lo scrutinio deve avvenire esclusivamente nei tempi e nei modi previsti dalle leggi e dai regolamenti. L’utilizzo di canali di comunicazione non ufficiali, come la messaggeria istantanea, è da evitare per garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati personali.