Scrittura e DSA: cosa si compensa attraverso gli strumenti digitali

La Didattica a Distanza in realtà solo erroneamente dovrebbe essere collegata alla pandemia. Se lo si farà ancora per tanto tempo forse è il risultato del fatto che l’incapacità ad aggiornarsi, a sperimentare, a fare ricerca, ad allontanarci dagli stereotipati format didattico-educativi, ha per decenni vinto nelle scuole italiane.
Meglio, in gran parte di esse. Quasi una sorta di compiacimento del “ben trovarsi” e del “nulla fare” oltre i limiti temporali e spaziali della normalità. Scommettere sul nuovo implica scommettere su se stessi e, spesso, non lo si vuole fare. Se lo avessi fatto davvero, se questo passo in avanti, verso la digitalizzazione (parziale, naturalmente) della nostra scuola, la didattica “pandemica” avrebbe solo offerto l’occasione di riconsiderare ciò di cui disponevamo già. Ma, da oggi, considerati i risultati positivi, anche per alcuni alunni, gli strumenti digitali non vanno abbandonati affatto. Vedi, ad esempio, il caso, non troppo isolato, ormai, del nostro alunno con DSA. Qui, ci soffermeremo sugli strumenti per la scrittura.
Iprase, a cui abbiamo fatto già riferimento in altre occasioni, propone in un ben articolato volume dal titolo “Tecnologie digitali e dsa” a cura di Gianluca Schiavo, Nadia Mana, Ornella Mich e Maria Arici, alcuni importanti strumenti digitali ragionati per facilitare la scrittura.
Scrittura
Quali vantaggi per la scrittura, potremmo e dobbiamo chiederci. Per la scrittura, in caso di alunno con DSA, questa tipologia di strumenti digitali permette una migliore prestazione nella scrittura di testi in termini di velocità, organizzazione (se ci sono difficoltà di grafia) e correttezza.
Naturalmente l’unico limite evidenziabile è il fatto che richiede un training specifico per la scrittura veloce al computer (che necessita di una forte motivazione).
Per utilizzarli è necessario un prerequisito che va potenziato in ogni modo, ovvero, la scrittura veloce al computer (scrittura a dieci dita), padronanza del software di scrittura.
Cosa diversa è, se consideriamo alunni della Primaria o dei primi due anni della Secondaria di Primo grado. In questo caso il prerequisito deve diventare un obiettivo formativo collegato alla competenza digitale europea.
La scrittura al PC
La scrittura al computer è uno strumento per compensare le problematicità come la disgrafia e, perlomeno, cosa assai utile e necessaria, talvolta, la disortografia. Ciò potrà essere utile pure a discenti con dislessia.
Iprase, in “Tecnologie digitali e dsa” elenca le principali caratteristiche per cui, per le persone con DSA, è utile scrivere al computer:
• attraverso l’uso della tastiera è più facile identificare le lettere e quindi la scrittura diviene più veloce e meno impegnativa;
• il testo creato è automaticamente ordinato e correttamente spaziato e dunque torna utile a coloro che hanno una grafia difficile da leggere o se si hanno difficoltà a organizzare lo spazio nel foglio;
• il testo è subito modificabile in caso di errori o se si vuole cambiare l’ordine dei paragrafi, non è necessario fare una brutta e una bella copia (velocizzando pertanto il processo di scrittura).
Al fine di pervenire a buone prestazioni e autonomia nella scrittura al computer è importante che venga insegnato l’uso regolare della tastiera per evitare un’eccessiva stanchezza e per accelerare la battitura.
Software per il training nella scrittura
Ci sono dei software dedicati per il training nella scrittura “a dieci dita” (che prevede cioè l’uso di tutte le dieci dita) sia a pagamento che gratuiti (ad es. Scrivere Veloci con la Tastiera, 10dita e TutoreDattilo).
Questi programmi – scrivono Gianluca Schiavo, Nadia Mana, Ornella Mich e Maria Arici – permettono di imparare la tecnica di dattilografia a dieci dita e di esercitarsi senza guardare la tastiera, così da diminuire gli errori di battitura e il tempo di composizione.
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La scrittura al computer può essere di aiuto anche per correggere gli errori ortografici. Tutti i programmi di scrittura integrano un correttore ortografico per segnalare errori di battitura o errori ortografici, anche se non sono sempre infallibili. È possibile inoltre utilizzare il correttore grammaticale per riconoscere alcuni errori grammaticali e stilistici. Infine, la sintesi vocale è un ottimo strumento che può essere affiancato per riconoscere gli errori di ortografia. Rileggendo il testo attraverso la sintesi vocale – precisa Iprase nel volume – si possono, infatti, riconoscere con l’ascolto eventuali errori di battitura, nonché verificare il significato e la coerenza del testo prodotto.
Studenti con disgrafia
Nel caso di studenti con disgrafia, questi possono incappare in talune difficoltà nella scrittura di numeri e di operazioni (tra queste operazioni il calcolo in colonna). Per i primi anni scolastici -suggeriscono Gianluca Schiavo, Nadia Mana, Ornella Mich e Maria Arici – è possibile utilizzare dei modelli cartacei per supportare lo svolgimento di semplici calcoli in colonna (creandoli con software di videoscrittura o con IncolonnAbili). Per gli anni seguenti ci sono molti programmi (come Efefox, GeoGebra, Mathpad, Malmath, Microsoft Mathemathics, RedCrab Calculator) che supportano la scrittura di espressioni e la creazione di grafici e diagrammi attraverso la digitazione da tastiera (fisica o virtuale) o fotografando l’espressione (ad esempio Photomath). Altri software sono specifici per l’attuazione di espressioni e altri semplici esercizi algebrici (EspressioniXme, Aplusix). In alcuni casi potrebbe essere d›aiuto l›uso di supporti hardware come la tavoletta grafica (usando ad esempio la funzionalità Math Input Panel di Windows) o supporti specifici come le penne grafiche (LiveScribe).
Infine, ci sono software che consentono di sillabare al computer utilizzando il riconoscimento vocale, restituendo così alla trascrizione velocità rispetto alla scrittura da tastiera.