Scrima: le condizioni per dialogo sulla “buona scuola” ci sono
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola – In attesa di fare valutazioni di merito più puntuali domani, quando saranno note le proposte del governo, registriamo con piacere alcuni segnali di un cambio di clima, o se si preferisce “di passo”: meno enfasi su annunci spettacolari, indicazione di tempi ragionevoli (né troppo brevi, né troppo lunghi) per le decisioni da assumere, apertura verso percorsi di coinvolgimento e condivisione. In una parola, più attenzione al confronto.
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola – In attesa di fare valutazioni di merito più puntuali domani, quando saranno note le proposte del governo, registriamo con piacere alcuni segnali di un cambio di clima, o se si preferisce “di passo”: meno enfasi su annunci spettacolari, indicazione di tempi ragionevoli (né troppo brevi, né troppo lunghi) per le decisioni da assumere, apertura verso percorsi di coinvolgimento e condivisione. In una parola, più attenzione al confronto.
Su quest’ultimo aspetto sì che qualcosa si può e si deve dire: che sia confronto vero, non uno sbrigativo sondaggio come quello sulla riforma della pubblica amministrazione, costruito ad arte per sostenere decisioni già prese. Il confronto vero richiede capacità di ascolto e dialogo, oltre che di proposta: se ci sono questi presupposti, noi siamo pronti a parteciparvi in modo costruttivo e responsabile.
Non si dimentichi, infine, che su alcune questioni che investono direttamente le condizioni di lavoro del personale, sul piano normativo e retributivo, esiste una sede naturale di discussione e decisione, quella contrattuale.
Questioni di metodo, insomma, in attesa di entrare nel merito. Ma metodo e merito sono aspetti entrambi fondamentali quando si ha l’ambizione di lavorare alla costruzione della “buona scuola”, espressione che ci è particolarmente cara avendola coniata nel 2006 e sempre mantenuta, da allora, come esplicito elemento distintivo della nostra identità e della nostra immagine.