Scoperta choc a Urbino: professore ritrova dipinto rubato 44 anni fa

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Una visita al Palazzo Ducale di Urbino si è trasformata in una sorprendente scoperta per Mario De Luise, docente di storia dell’arte all’istituto Marini Gioia di Amalfi.

Come segnala Il Resto del Carlino, di fronte a un dipinto attribuito alla “scuola baroccesca”, il professore ha riconosciuto la “Deposizione” di Angelo Solimena, un’opera trafugata nel 1980 dalla chiesa di San Matteo a Nocera Inferiore.

Il dipinto in questione, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, è stato concesso in comodato d’uso al museo. Tuttavia, emergono diverse incongruenze che sollevano dubbi sull’autenticità dell’opera e sulla sua storia.

Il cartellino accanto al dipinto lo descrive come una copia o un’opera coeva di Federico Barocci, pittore del tardo ‘500 e inizio ‘600. Ma l’archivio online dell’Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio d’Italia) lo cataloga come un’opera del 1664, anno in cui Solimena realizzò la “Deposizione”.

Inoltre, la scheda del Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale segnala il dipinto rubato nel 1980 come “recuperato”, ma non specifica quando e perché le dimensioni riportate sono inferiori a quelle dell’opera esposta a Urbino.

De Luise, esperto di Solimena, è convinto di aver riconosciuto la mano dell’artista. Tuttavia, si attendono ulteriori indagini per confermare l’autenticità del dipinto e chiarire le discrepanze emerse.

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