Scontri tra insegnanti e forze di polizia in Bolivia. I docenti chiedono più soldi per la scuola

Decine di insegnanti si sono scontrati con le forze dell’ordine a La Paz, in Bolivia, durante una protesta nei pressi del Ministero dell’Istruzione. L’episodio si inserisce in un quadro di mobilitazioni contro il governo del presidente Luis Arce.
Delegazioni di professori giunti da diverse regioni del Paese si sono radunate davanti al dicastero per avanzare una serie di richieste. Tra queste, spiccano la richiesta di un bilancio più consistente per il settore, la parità di ore e voci di spesa, e il pieno godimento delle prestazioni pensionistiche. I tafferugli sono scoppiati quando gli insegnanti hanno cercato di superare il cordone di polizia a protezione dell’edificio. Gli agenti hanno reagito facendo uso di gas lacrimogeni.
Ore prima degli scontri, il Ministro dell’Istruzione, Omar Veliz, aveva criticato la mobilitazione, definendola una “decisione sbagliata”, pur ribadendo la necessità di riprendere il dialogo. “Mobilitarsi quando il dialogo è aperto non ha senso, è dannoso”, ha dichiarato Veliz in una conferenza stampa. La piazza ha replicato con slogan di protesta, rivolgendosi al ministro con l’appellativo di “incapace”.