Sciopero scuole Puglia contro ordinanze di Emiliano: il 22 febbraio lezioni sospese per un’ora. Nota

Conferma dello stato di agitazione con relativa indizione di uno sciopero regionale di un’ora, alla prima ora di lezione, per il giorno 22 febbraio 2021 nella Sezione Scuola e Area della Dirigenza del Comparto istruzione e Ricerca della Regione Puglia e richiesta al prefetto di Bari di esperimento del tentativo di conciliazione ai sensi dell’art 11 comma 4 dell’Accordo del 2 dicembre 2021 e dell’allegato al CCNL 1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90. Nota Usr del 15 febbraio e delle Organizzazioni sindacali Flc Cgil, Gilda, Anief, Cisl, Uil, Snals.
I sindacati indicono un’ora di sciopero per la prima ora di lezione, per il giorno 22 febbraio 2021. I motivi? Le molteplici ordinanze regionali del governatore Emiliano, scrivono le OO.SS:
– producono un conflitto di competenze di rilievo costituzionale, posto che l’art. 117 della Costituzione fa salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche sottraendola alle materie di legislazione concorrente
– generano un corto circuito logico/metodologico laddove si impone alle scuole il ricorso ad una sorta di didattica mista non prevista da ordinamento sottraendo, di fatto, al collegio dei docenti PUGLIA la flessibilità didattica prevista dagli degli articoli 4 e 5 del DPR n. 275/99;
– svalutano natura e dimensione “educante” dell’intera comunità scolastica e ledono la dignità professionale di tutto il personale scolastico pugliese
– logorano inutilmente il personale docente e compromettono la qualità degli apprendimenti
– non considerano le oggettive difficoltà metodologiche che ampliano le diseguaglianze cognitive, discriminano soprattutto gli studenti più fragili e abbassano notevolmente la qualità della formazione e dell’istruzione per chiesta a scuola ma, soprattutto, per chi è in didattica da remoto
– introducono nella scuola pugliese elementi di divisione e contrapposizione tra le componenti scolastiche smantellando, nei fatti, quell’alleanza tra scuola e famiglia che nel contratto collettivo nazionale è riassunta nella definizione della scuola come espressione di una “comunità educante”
– contrappongono artatamente diritto all’istruzione e diritto alla salute collocandolo il primo in funzione eccessivamente e inutilmente subalterna nei confronti del secondo
– comportano rischi eccessivi per la salute degli studenti costretti a trascorrere anche 5/6 ore giornaliere al PC