Sciopero scuola 31 ottobre, Rapezzi (Flc Cgil) chiede investimenti e stop al precariato

Sciopero nazionale della Flc Cgil, oggi giovedì 31 ottobre. Alessandro Rapezzi, della segreteria nazionale Flc Cgil, in un’intervista all’Adnkronos, critica la Legge di Bilancio 2025, denunciando l’insufficienza delle risorse destinate all’istruzione e alla ricerca. Secondo il sindacalista, gli aumenti salariali previsti non sono adeguati all’inflazione e i tagli lineari agli organici peggiorano la situazione del precariato, già diffuso nel settore.
“Con un’inflazione vicina al 18%, gli aumenti salariali del 5,78% sono una beffa – ha dichiarato Rapezzi durante la manifestazione davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito –. Inoltre, la Legge di Bilancio prevede tagli lineari del 5% al personale, bloccando il turnover in alcuni settori. Questo aggrava il problema del precariato, che riguarda oltre 250.000 lavoratori tra scuola, università e ricerca”.
Rapezzi ha sottolineato come la precarietà lavorativa non solo danneggi i lavoratori, ma abbia anche un impatto negativo sulla qualità della didattica e della ricerca.
Il sindacalista ha quindi ribadito le richieste della Flc Cgil: maggiori investimenti nel settore, aumenti salariali adeguati all’inflazione e stabilizzazione del personale precario. “Abbiamo già incontrato il Ministro – ha concluso Rapezzi – ma le risposte sono state deludenti. Si parla di investimenti di 90-100 milioni di euro, una cifra irrisoria per un settore che conta oltre 1,2 milioni di addetti e 10 milioni di studenti. Il governo deve rivedere le sue priorità: investire in istruzione e ricerca significa investire nel futuro del Paese”.