Sciopero scuola 31 ottobre, Flc Cgil in piazza: flash mob e manifestazioni in 40 città

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Il mondo della scuola si prepara a un Halloween agitato. La Flc Cgil ha proclamato uno sciopero generale per il 31 ottobre, con manifestazioni in 40 città italiane, per protestare contro i tagli previsti dalla Legge di Bilancio per il settore dell’istruzione.

A Roma, il presidio principale si terrà davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito. “La Manovra non prevede risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali, offrendo aumenti che coprono appena un terzo dell’inflazione”, denuncia Gianna Fracassi, segretaria generale Flc Cgil. “Inoltre, i tagli al turn over e all’organico scolastico, con la riduzione di migliaia di posti tra docenti e personale ATA, aggraveranno le già precarie condizioni di lavoro, in un contesto con oltre 250.000 precari”. La segretaria critica anche l’istituzione di un fondo di 122 milioni per la “valorizzazione del sistema scolastico”, giudicandolo generico e non destinato al miglioramento dell’offerta formativa. “Un Paese che non investe nell’istruzione non ha futuro”, conclude Fracassi.

Diversa la posizione della Cisl Scuola, che non aderisce allo sciopero. “Gli scioperi si decidono insieme”, spiega Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola. “Siamo impegnati in assemblee per discutere i punti della Legge di Bilancio da correggere, come il taglio degli organici. Ci sono anche interventi positivi, come le maggiori risorse per il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, che vanno sostenuti. Non usiamo lo sciopero come arma preventiva, ma come rimedio estremo”. Più cauta la Uil Scuola Rua, che si riserva di decidere dopo un’attenta analisi della Manovra. “Valuteremo le eventuali azioni conseguenti”, dichiara il segretario generale Giuseppe D’Aprile. La decisione finale verrà comunicata il 30 ottobre, in una conferenza stampa congiunta con Cgil e Uil, dove verranno illustrate le iniziative di mobilitazione.

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