Sciopero scuola 30 maggio, Sasso: “Protesta induce a profonda riflessione”

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“Spiace che, terminata l’emergenza pandemica e dopo i grandi sforzi fatti per assicurare una didattica sempre in presenza, l’ultima parte dell’anno scolastico venga caratterizzata da un clima di contrapposizione e che i nostri ragazzi perdano un giorno di lezioni”

È quanto afferma Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione.

“Ma l’adesione allo sciopero di un numero così elevato di sigle sindacali deve indurre tutti a una profonda riflessione, sia sulla sostanza delle rivendicazioni dei lavoratori sia sul metodo di concertazione che è stato portato avanti nei mesi scorsi. Bisogna che le parti si ritrovino al più presto intorno a un tavolo per il bene della nostra comunità scolastica”.

“Considerando i quasi 20 miliardi di fondi del PNRR a disposizione per il comparto scuola, sul fronte dell’adeguamento delle retribuzioni dei docenti si è fatto troppo poco. I nostri insegnanti percepiscono uno stipendio nettamente più basso rispetto ai colleghi europei e l’aumento del costo della vita ha ulteriormente accentuato l’inadeguatezza delle buste paga. Altro punto dolente è quello del reclutamento, al momento affidato a concorsi con procedure più che discutibili: si basano sul mero nozionismo e hanno visto percentuali altissime di bocciati, per la maggior parte lavoratori precari non idonei a essere stabilizzati ma idonei a tornare a scuola con contratti a tempo determinato. Un evidente paradosso. Il passaggio parlamentare del decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri – sottolinea Sasso – sarà l’occasione per apportare miglioramenti al testo, ma non si può prescindere dalla ripresa di un dialogo costruttivo tra Governo e parti sociali”.

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