Sciopero scuola 26 marzo: il CNPS sciopera e chiede stabilizzazione in ruolo dei precari con tre anni di servizio e revisione GPS

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Il Coordinamento Nazionale Precari Scuola invita docenti, personale scolastico, famiglie e studenti ad aderire allo sciopero e mobilitazione di venerdi 26 Marzo.

È trascorso più di un anno dalla prima chiusura nazionale delle scuole di ogni ordine e grado e la situazione è rimasta sostanzialmente invariata: nessun passo concreto è stato fatto in termini di azioni rivolte a migliorare i problemi decennali della pubblica istruzione.

La scuola sarà in salute solo quando le aule diventeranno  degli spazi adeguati per accogliere classi formate da 15/18 alunni che godranno della continuità didattica e di una vera inclusione.

Si potrà progettare una formazione continua solo quando si smetterà di ledere i diritti di decine di migliaia di insegnanti precari: la stabilizzazione rappresenta un atto dovuto per restituire la dignità che è stata tolta a troppi lavoratori. Solo grazie all’impegno di decine di migliaia di precari/e la scuola, anche in questo nuovo anno di emergenza pandemica, ha potuto andare avanti.

L’istruzione non è mai stata una priorità per i governi che, negli ultimi decenni, sono intervenuti secondo la logica del risparmio; chi vive la scuola quotidianamente ne è consapevole e lo ha vissuto sulla propria pelle. I docenti hanno assistito attoniti ai continui cambi del sistema di reclutamento, con un progressivo avvilimento del servizio e dell’esperienza a favore di un’enfatizzazione del nozionismo fondato sulla retorica del merito.

In questa situazione lo stato di agitazione si rende necessario e per questo il Coordinamento Nazionale Precari Scuola promuove lo sciopero del 26 marzo e

CHIEDE

  • un programma immediato per la messa in sicurezza degli istituti scolastici pubblici;

  • la riduzione del numero degli alunni per classe per permettere agli insegnanti una completa gestione del gruppo classe, di fornire una didattica di qualità e di garantire sicurezza all’interno delle aule;

  • la stabilizzazione e l’immissione in ruolo dei precari con tre anni di anzianità secondo il criterio per titoli e servizio;

  • la revisione immediata delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS);

  • la fine della mercificazione della formazione, uno delle principali cause della competizione tra lavoratori e principio di affermazione di una società classista.

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