Sciopero scuola 25 marzo, Anief e altre sigle sindacali protestano contro il governo: “La pazienza è finita”

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Nuova manifestazione di protesta dei sindacati contro il governo, prevista per venerdì 25 marzo. Si ferma il personale del comparto”Istruzione e Ricerca” e dell’Area dirigenziale, i docenti universitari e tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali.

Lo sciopero è stato proclamato da Anief, Flc Cgil e Sisa per tutto il personale dirigente, docente, educativo ed Ata.

Anief: “La pazienza è finita”

Tra i motivi della protesta nazionale figurano anche la riduzione del numero di alunni per classe, il mancato stanziamento di risorse in misura sufficiente, con il rinnovo del Ccnl di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca, la mancata assegnazione di un’indennità di rischio Covid-19 e dell’organico aggiuntivo cosiddetto “Covid” e di una deroga ai vincoli di permanenza per il personale docente assunto a tempo indeterminato dal 1° settembre 2020 non consente a oggi di poter chiedere assegnazione provvisoria o utilizzazione, con, anzi, un inasprimento dei vincoli di permanenza nelle sede a decorrere dall’a.s. 2022/2023 per tutti coloro che otterranno trasferimento in altra provincia.

C’è poi la necessità di stabilizzare tutti i precari della scuola che hanno prestato servizio con contratti a tempo determinato per almeno tre anni, come pure di prevedere la conferma nei ruoli dei diplomati magistrale assunti in virtù di provvedimenti giudiziari e il mancato reintegro di quelli che hanno già subito la rescissione del contratto a tempo indeterminato.

“Abbiamo atteso fin troppo tempo – ha detto Marcello Pacifico, presidente Anief – sperando in un’azione finalmente efficace per affrontare i tanti problemi che attanagliano le nostre scuole. La nostra fiducia non è stata però ripagata: il contratto sul rinnovo del contratto si basa su risorse insufficienti e quello sulla mobilità è addirittura peggiorativo rispetto al 2021; la gestione del personale in tempo di Covid si è poi trasformata in un vero accanimento contro i non vaccinati; per non parlare del reclutamento, che continua a non prevedere il doppio canale e la conferma di chi è stato assunto con riserva. Lo sciopero del 25 marzo servirà a ricordare tutto questo”, conclude Pacifico.

Sciopero generale venerdì 25 marzo, Anief: la pazienza è finita. Basta obbligo vaccinale dopo il 31 marzo

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