Sciopero, proclamato per l’8 marzo
Il Miur ha pubblicato la nota n. 5893 del 25 febbraio 2019, con la quale comunica lo sciopero dell’8 marzo p.v.
Sciopero: interessati e proclamazione
Lo sciopero riguarda di tutti i settori lavorativi pubblici, privati e cooperativi, compreso il comparto scuola, di tutti i lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato e determinato, con contratti precari e atipici.
Lo sciopero è stato proclamato dalle seguenti associazioni sindacali:
- Slai per il Sindacato di classe;
- USI-Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 – Largo Veratti 25 – RM, con adesione dell’USI SURF per quanto attiene scuola, università, ricerca e formazione;
- USB Confederazione, con adesione di USB Pubblico Impiego e USB Lavoro Privato (personale ex LSU e dipendenti ditte pulizia e decoro scuole);
- USI Unione Sindacale Italiana, con sede in via Laudadeo Testi 2 – PR;
- COBAS-Comitati di base della scuola, con adesione dell’ANIEF;
- CUB Confederazione Unitaria di base;
- SGB-Sindacato Generale di Base.
Sciopero: chi è escluso
Dallo sciopero sono escluse le zone, settori e aree interessate da eventi sismici, calamità naturali e i settori, i comuni e le altre amministrazioni eventualmente interessate da consultazioni elettorali/referendarie.
Sciopero: compiti delle scuole
Essendo l’istruzione un servizio pubblico essenziale, lo sciopero va esercitato in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla normativa vigente (articolo 1 della legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modifiche ed integrazioni e norme pattizie definite ai sensi dell’art. 2 della legge medesima).
Le scuole devono comunicare lo sciopero alle famiglie e agli alunni; devono inoltre comunicare tramite SIDI le seguenti informazioni:
- numero dei lavoratori dipendenti in servizio;
- numero dei dipendenti aderenti allo sciopero anche se negativo;
- numero dei dipendenti assenti per altri motivi;
- ammontare delle retribuzioni trattenute.