Sciopero 8 giugno, Garante chiede ai sindacati di revocarlo: non sono state rispettate alcune regole

L a Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha invitato le organizzazioni sindacali a revocare la mobilitazione indetta per il prossimo 8 giugno.
Le ragioni per cui il Garante chiede la revoca dello sciopero
- mancato rispetto del termine di preavviso (15 giorni)
- mancato rispetto della regola di intervallo tra le azioni di sciopero.
Ricordiamo che per il 5 giugno è già previsto uno sciopero nazionale proclamato dai Cobas per il comparto Istruzione e Ricerca
Lo sciopero è stato indetto dai sindacati FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA con le seguenti motivazioni
- nessuna disponibilità rispetto alla richiesta di un potenziamento degli organici del personale docente e ATA
- garantire il rigoroso rispetto del limite di 20 alunni per classe in caso di presenza di allievi con disabilità,
- rivedere almeno nella presente emergenza i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche,
- provvedere alla messa in sicurezza degli edifici,
- promuovere modifiche normative che sottraggano i Dirigenti Scolastici da responsabilità improprie in merito alla manutenzione degli edifici, incrementare le risorse del FUN per la Dirigenza,
- prevedere un concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA.
Tutto ciò – scrivono i sindacati – si aggiunge alla mancata attuazione degli impegni che avrebbero consentito a molti precari con almeno tre anni di servizio una stabilizzazione del rapporto di lavoro già il prossimo settembre, così come non vi è alcuna certezza sulle risorse da destinare al rinnovo del Contratto per il triennio 2019-21.