Sciopero 17 novembre, l’appello di un docente: “La piazza grida giustizia sociale per docenti e Ata” [VIDEO]

Il 17 novembre è stato il giorno dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil. A Piazza del Popolo, a Roma, imponente manifestazione sindacale. A Orizzonte Scuola interviene Riziero Agostinelli, docente di scuola superiore e rappresentante della UIL Scuola RUA.
Lo sciopero rappresenta un forte richiamo all’azione per il governo Meloni, esprimendo una chiara opposizione alle politiche di ostilità nei confronti della scuola.
La scuola, come sottolineato da Agostinelli, è un elemento vitale di uno stato civile. La sicurezza degli edifici scolastici non è solo una necessità fisica ma anche un simbolo di cura e rispetto verso studenti e personale. L’investimento in infrastrutture sicure e moderne è fondamentale per salvaguardare le vite e fornire un ambiente di apprendimento adeguato.
Il discorso ha evidenziato la necessità di riconoscere la dignità economica e professionale dei docenti. Agostinelli ha chiesto al governo di assicurare condizioni di lavoro eque e rispettose per i professionisti dell’educazione, considerati pilastri della società.
Un punto centrale dello sciopero è stata la richiesta dell’assunzione di circa 200.000 precari. Questa mossa garantirebbe la continuità didattica, un aspetto critico per assicurare un apprendimento uniforme e di qualità per gli studenti. La stabilità del corpo docente è essenziale per mantenere un alto standard educativo.
Agostinelli ha anche sollevato la questione della legge Fornero, chiedendo al governo di rivedere le sue politiche previdenziali. La tutela dei diritti previdenziali è un aspetto cruciale per il benessere a lungo termine dei lavoratori del settore educativo.
Il messaggio finale dell’evento è stato un appello al governo Meloni per un dialogo aperto e costruttivo. La comunità educativa chiede non solo di essere ascoltata, ma di vedere azioni concrete volte a migliorare la situazione della scuola e, di conseguenza, del paese.