Sciopero 17 novembre, Fracassi (Flc Cgil): “Valditara porta avanti il progetto di Tremonti e Moratti con un sistema classista”

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In un’intervista a Il Manifesto in vista dello sciopero del 17 novembre, Gianna Fracassi, segretaria della Flc Cgil, fa il punto sull’attualità scolastica. 

La Flc Cgil mette in evidenza due problemi: stipendi bassi e precariato. Gli insegnanti italiani sono tra i meno pagati in Europa, con oltre 200.000 lavoratori precari nel settore. La risposta del governo, considerata insufficiente, non compensa neanche l’inflazione attuale.

L’opposizione al progetto di legge di Calderoli si basa sulla paura di scuole disuguali e diritti dipendenti dalla geografia. La presidente Meloni e il ministro Valditara puntano a un modello simile a quello lombardo, cosa che la Flc Cgil rifiuta fermamente, vedendolo come un attacco al sistema di istruzione nazionale.

La Flc Cgil accusa il governo di privatizzare l’istruzione. Citano il dimensionamento che riduce le autonomie scolastiche e la riforma dei professionali come esempi di questa tendenza.

Il 21 novembre, la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla legalità del dimensionamento. La Flc Cgil si aspetta una decisione a loro favore, ma è pronta a continuare la lotta indipendentemente dall’esito.

Sulla riforma degli istituti professionali, Fracassi afferma che ricorda il vecchio sistema di avviamento al lavoro, con percorsi di istruzione differenziati fin dalla giovanissima età. La Flc Cgil critica questo modello per il suo approccio obsoleto al mondo del lavoro e l’intrusione degli interessi privati nella gestione scolastica.

E se il ministro Valditara ha accusato la Flc CGIL di politica demagogica, Fracassi risponde sostenendo il suo ruolo nella tutela dei lavoratori e la validità della politica sindacale.

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