Sciopero 17 novembre, Cgil e Uil protestano: 8 ore fermi nel pubblico impiego e a scuola. Stop metro, bus e treni fino alle 13

Partono da oggi gli scioperi e le manifestazioni previste da Cgil, e Uil per contestare la manovra economica del Governo. Dalle 9 alle 13 si fermerà il trasporto ferroviario, passeggeri e merci; il trasporto pubblico locale e il trasporto marittimo.
In sciopero dalle 9 alle 13 anche i Vigili del Fuoco. Il personale di strade e autostrade invece si fermeranno le ultime 4 ore per ogni turno di lavoro ricompreso tra le 00.01 e le 00.00 di venerdì 17 novembre.
Incroceranno invece le braccia per 8 ore i lavoratori della scuola, di ogni ordine e grado, e quelli del pubblico impiego così come i taxi che si asterranno dal lavoro in maniera totale o parziale dalle 00.01 alle 24. Stop di 8 ore anche per i lavoratori dell’igiene ambientale e per gli addetti di Poste Italiane.
Per i trasporti comunque non sarà uno sciopero uniforme. In molte città italiane infatti lo sciopero si concluderà 1ora o mezz’ora prima. Questo perché, spiegano fonti sindacali, l’ordinanza ha optato per un taglio lineare, 9-13, senza tenere conto degli orari locali di attivazione delle fasce di garanzia. Così solo a Roma e a Palermo lo stop dei lavoratori del trasporti inizierà alle 9 e terminerà alle 13 mentre a Torino lo sciopero seguirà l’orario 9-12. Stop ‘ridotto’ anche a Firenze, a Bari e a Cagliari dove lo sciopero si svolgerà invece dalle 9 alle 12,30.
Sono escluse dallo sciopero inoltre alcune aziende in alcuni territori per la concomitanza con scioperi già proclamati come nel trasporto ferroviario Trenord in Lombardia e Trenitalia in Piemonte e tutte le attività in appalto delle ferrovie e nel trasporto pubblico locale le aziende Atm della provincia di Milano, Tper di Bologna e Anm di Napoli.
Gli scioperi saranno scanditi da una serie di manifestazioni locali: Cgil e Uil saranno in piazza infatti a Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso e Roma. Lo slogan che unirà tutte le 58 piazze coinvolte nel pacchetto di mobilitazioni che si svolgeranno fino al 1 dicembre con oltre 100 presidi, sarà “Ora Basta “.
A chiudere la manifestazione di Roma, a Piazza del Popolo, sarà il leader Cgil, Maurizio Landini. Ma a scioperare domani anche i lavoratori del pubblico impiego aderenti all’Usb, il sindacato di base che da appuntamento davanti a Palazzo Vidoni che annuncia di voler bruciare in piazza le tessere elettorali. “Voi bruciate pensioni e salari, noi le tessere elettorali”, dicono per protestare contro “la mancetta natalizia” predisposta dal governo per i dipendenti pubblici “che non comprerà i voti dei lavoratori”, si legge in una nota.