Schiaffi e sigaretta in faccia, alunna sospesa per 15 giorni senza obbligo di frequenza. Attivato il sostegno psicologico
Quindici giorni di sospensione, senza l’obbligo di frequenza. Questa è la decisione del Consiglio di Classe di un istituto scolastico di Ancona nei confronti di una studentessa 15enne accusata di aver aggredito una compagna di 14 anni.
La decisione è stata presa al fine di mantenere un ambiente scolastico sereno e supportare la vittima nell’elaborazione del trauma subito.
Di fronte a un atto di violenza tra studenti, il corpo docente ha dovuto trarre una linea di condotta. La scelta della sospensione, invece dell’espulsione, è stata vista come una misura disciplinare adeguata. Il provvedimento più drastico avrebbe necessitato del consenso del consiglio d’istituto, portando a un lungo processo deliberativo. La sospensione punisce l’aggressore, influenzando il suo rendimento scolastico, e permette alla vittima di reintegrarsi nella comunità scolastica.
L’assenza forzata dalla scuola rappresenta una lezione dura per la studentessa punita, con possibili ripercussioni sul giudizio finale. D’altro canto, la sospensione mira a fornire alla vittima il tempo e lo spazio necessari per superare l’accaduto, in un contesto di sostegno. Tuttavia, il trauma vissuto potrebbe rendere difficile per la vittima il rientro immediato a scuola, nonostante il provvedimento disciplinare nei confronti dell’aggressore.
L’istituto scolastico non si è limitato alla sola punizione, ma ha attivato una rete di supporto per entrambe le studentesse. Per la vittima, sono stati previsti diversi strumenti di sostegno, dalla Dad alle interrogazioni programmate, fino al supporto degli orientatori scolastici. Parallelamente, è stato offerto sostegno psicologico alla studentessa sospesa, coinvolgendo i servizi sociali per prevenire un eventuale abbandono scolastico e lavorare su un percorso di recupero e crescita personale.
La risposta dell’istituto mostra un impegno verso la creazione di un ambiente educativo sicuro e inclusivo, pur affrontando con decisione comportamenti inaccettabili. Un modello di intervento che sottolinea l’importanza del sostegno educativo e psicologico, essenziale per prevenire future recrudescenze del fenomeno bullistico e promuovere un clima scolastico positivo.