La schedatura della comunità studentesca e la valutazione delle scuole

Di Lalla
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Marco Barone – Annotare su una scheda, cartacea o informatica, dati e informazioni relativi a cose o persone è il significato di schedatura. Questo è quello che accade e rischia di diventare la norma per migliaia di studenti frequentanti le scuole italiane.

Marco Barone – Annotare su una scheda, cartacea o informatica, dati e informazioni relativi a cose o persone è il significato di schedatura. Questo è quello che accade e rischia di diventare la norma per migliaia di studenti frequentanti le scuole italiane.

Le istituzioni scolastiche trasmettono i dati che riguardano la situazione della comunità studentesca utilizzando le funzionalità del sistema informativo del MIUR (SIDI), a questo scopo è stata implementata un’Area dedicata alle scuole (SIDI SCUOLA – Fascicolo dello Studente) per favorire il trasferimento dei dati sotto il pieno controllo delle stesse. In questo contesto ogni scuola ha praticamente un proprio server virtuale completamente dedicato dove archiviare i propri dati.

Ma a cosa servono questi dati? Il progetto Vales , in corso in 300 scuole italiane, che nei suoi principi fondamentali è stato accolto in quello che dovrebbe essere il Servizio Nazionale di Valutazione delle scuole, tra le varie cose include la fase del progetto di autovalutazione da cui nascerà un rapporto.

I principali riferimenti per l’elaborazione del RA sono: Scuola in chiaro , Dati prove Invalsi Questionario scuola. Dati e informazioni strutturate disponibili nella scuola fra cui quelle ricavate tramite strumenti di autovalutazione. Tra le varie voci si segnala quella degli esiti.

Per l’ analisi e la valutazione degli esiti è fondamentale riferirsi agli indicatori strategici messi a disposizione da Invalsi e Scuola in Chiaro. Si evidenziano due domande che servono per la formulazione del citato rapporto: Qual è la riuscita degli studenti nel proseguimento degli studi? Qual è la riuscita degli studenti fuori dalla scuola, nel mondo del lavoro e nei successivi percorsi di studio?

Dunque gli indici fondamentali sono: Prosecuzione degli studi (diplomati che si sono immatricolati all’università); Successo negli studi (crediti conseguiti dai diplomati nel I e II anno di università .

Lo studente in sostanza verrà inseguito durante tutta la sua carriera post-scolastica e tali dati serviranno per il processo di autovalutazione e per valutare la scuola di provenienza.

Recentemente ho avuto modo di confrontarmi con più persone che hanno lamentano comprensibili difficoltà nel proseguire gli studi universitari, per ragioni economiche, per l’elevato costo delle tasse universitarie, perché devono lavorare per sopravvivere e non riescono ad essere in regola con gli studi. Le scuole terranno conto di tutto ciò? Dove inizia il diritto alla riservatezza della persona? E dove questo deve finire? Quale è il limite dell’utilizzo dei dati personali che necessariamente condizioneranno l’esistenza dell’individuo ed il funzionamento della comunità scolastica?

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