Scelte degli studenti dopo il diploma: quanto è stato utile l’orientamento a scuola? [INDAGINE ALMADIPLOMA]

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Quanto ha inciso l’orientamento a scuola nelle scelte degli studenti che si sono diplomati? Si è cercato di indagare anche questo aspetto all’interno della ricerca AlmaDiploma 2022.

Per valutare l’efficacia delle attività di orientamento organizzate dalla scuola, è stato chiesto ai diplomati di esprimere un giudizio, su una scala da 1 a 10 (dove 1=per niente e 10=moltissimo), in merito all’utilità di tali attività per la scelta post-diploma compiuta.
Tra coloro che hanno svolto tali attività, il 30,5% ha attribuito un punteggio pari ad almeno 7, su una scala da 1 a 10, in merito alla loro utilità per la scelta post-diploma.

Sono soprattutto i professionali ad attribuire una buona valutazione (45,8%), rispetto ai tecnici (36,5%) e, soprattutto, ai liceali (25,3%).

I dati, infatti, sembrano mostrare un legame tra l’utilità, ai fini della scelta post-diploma, delle attività di orientamento organizzate dalla scuola e i ripensamenti nel primo anno dopo il conseguimento del diploma.

Considerando coloro che si sono iscritti all’università, tra i diplomati che ritengono utili o molto utili le attività orientamento organizzate dalla scuola (giudizio pari almeno a 7, su una scala 1-10), la quota di abbandoni degli studi universitari è decisamente più contenuta rispetto a quella osservata tra coloro che hanno espresso un giudizio scarso (pari al più a 4) in termini di utilità per la scelta post-diploma: 3,8% e 7,1%, rispettivamente.

Inoltre, tra i primi si osserva una minore tendenza a modificare la propria scelta: risulta infatti più bassa la quota di diplomati che hanno cambiato ateneo o corso di laurea (7,6%, rispetto a 9,8%).

Inoltre i dati AlmaDiploma permettono di analizzare le diverse performance universitarie, distintamente per i diplomati che durante la scuola secondaria di secondo grado hanno svolto il percorso AlmaOrièntati e per coloro che hanno dichiarato di non averlo svolto: i primi presentano una minore quota di abbandoni (5,4% e 6,6%) e un maggior numero di crediti universitari maturati nel primo anno post-diploma (40,1 CFU rispetto a 39,2 CFU).

Occorre tuttavia ricordare che una quota consistente di diplomati del 2020 ha dichiarato che la situazione emergenziale, legata alla diffusione del Covid-19, ha avuto un impatto importante sul percorso post-diploma. È possibile, pertanto, che ciò abbia influenzato anche le performance universitarie.

I differenziali nella quota di abbandoni tra chi ha svolto il percorso AlmaOrièntati e chi, al contrario, non lo ha svolto cambiano se si tiene conto dell’impatto della pandemia sul percorso post-diploma.

In particolare, se si circoscrive l’analisi a coloro che hanno dichiarato che la pandemia ha influito poco o per nulla sul proprio percorso, si osservano differenziali più consistenti nella quota di abbandoni, confermando dunque il vantaggio dello svolgimento del percorso AlmaOrièntati (la quota di abbandoni è pari a 2,2% rispetto al 4,8% di chi non ha utilizzato lo strumento).

Inoltre, pur se i differenziali risultano più contenuti, anche laddove la pandemia ha influito in maniera più consistente sul percorso post-diploma, ad esempio indirizzando verso gli studi universitari parte di diplomati che si sarebbero voluti inserire nel mercato del lavoro, si conferma il valore aggiunto dato dallo svolgimento del percorso AlmaOrièntati.

Ad analoghe considerazioni si giunge se si considerano i CFU conseguiti. È evidente, dunque, che l’orientamento gioca un ruolo fondamentale e determinante, soprattutto se ben strutturato, anche nel prevenire gli abbandoni oltre che a rendere le carriere universitarie più brillanti.

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