Scatti stipendiali: valgono anche gli anni di servizio nelle scuole paritarie?
Sarebbero oltre 300 mila gli insegnanti che, in Italia, lavorano o hanno lavorato nelle scuole paritarie: chi per vocazione, chi, invece, per iniziare la propria carriera professionale. Si tratterebbe di quasi la metà del corpo docente in Italia a cui, al momento del passaggio in ruolo, non sono stati riconosciuti gli anni di servizio presso le scuole paritarie ai fini degli scatti stipendiali e, dunque, per la ricostruzione di carriera.
Lo scorso 14 Agosto, il Tribunale di Padova ha emesso un’ordinanza di remissione alla Corte di Giustizia Europea per l’interpretazione e l’applicazione di una serie di norme che riguardano gli anni di servizio svolti nelle scuole paritarie.
L’ordinanza di remissione arriva dopo che la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale avevano avallato il mancato computo del servizio di insegnamento nelle scuole paritarie, nonostante l’identità del piano dell’offerta formativa, dei titoli di studio rilasciati e della natura del servizio espletato, per l’assenza di una norma specifica, dovuta ad un mancato adeguamento del legislatore dopo la riforma del Servizio Nazionale di Istruzione del 2000.
Il tema è di grande rilevanza: una pronuncia positiva della Corte di Giustizia Europea vincolerebbe i giudici italiani a riconoscere, in sede di ricostruzione di carriera, anche gli anni di servizio prestati presso le scuole paritarie.
Appuntamento a Venerdì 1 Settembre, alle ore 15.30, per un approfondimento con Suor Anna Monia Alfieri (Consiglio Nazionale Scuola della CEI) e con l’avvocato Walter Miceli (Anief), in diretta su YouTube e Facebook.
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